La Regolal di Tai-Vissà dice no alla galleria intermedia di Tai

Dal Corriere delle Alpi del 16 Dicembre 2017

Regola favorevole alla variante dell’Alemagna, «ma deve rispettare le norme su impatto e sicurezza»
Tai-Vissà: «No alla galleria intermedia»

PIEVE DI CADORE«Sì alla galleria di monte Zucco, no al tunnel intermedio». La Regola di Tai-Vissà rivede la sua opinione in merito alla tanto discussa variante di Tai di Cadore. Lo fa tramite un intervento della segretaria Elisabetta Zen: «Noi siamo favorevoli alla variante all’Alemagna, con la sua galleria, pensata per eliminare il traffico pesante dal centro cittadino». Il parere favorevole, però, è condizionato «al rispetto di tutte le norme vigenti, dall’impatto ambientale alla sicurezza del centro abitato, che dovrà essere protetto dalle possibili problematiche legate alle risorgive che esistono sul monte Zucco». «Inoltre», aggiunge ancora, «la Regola è totalmente contraria alla realizzazione della galleria di servizio intermedia, che penalizzerebbe un’area, quella dell’ex stadio del ghiaccio, oggi utilizzata per importanti fini sociali e turistici, area completamente di proprietà della nostra Regola ».

Per questo motivo, è stato consegnato al capo dipartimento Anas, Gabriella Manginelli, uno studio sottoscritto anche dall’Unione sportiva Ghiaccio, dall’Hockey Club Pieve di Cadore e dall’Ana di Pieve, che ha la sede proprio sul piazzale interessato. Lo studio rappresenta le problematiche relative al vincolo di esproprio del terreno della Regola di Tai e Vissà interessato all’attraversamento dell’abitato di Tai. Un posizione, quella della Regola, diversa da quella del Comitato…«È così, perché l’istituzione regoliera è un ente costituito e deve essere interpellato nei casi di occupazione o esproprio dei suoi beni, mentre il Comitato per la variante, essendo un organo privato, può fare osservazioni, ma non viene consultato obbligatoriamente. L’intervento della Regola è finalizzato, oltre che a chiedere la cancellazione della galleria intermedia, anche alla richiesta che il progetto della variante sia sottoposto alla Valutazione d’impatto ambientale che, secondo le informazioni pervenute, non sarebbe stata richiesta dall’Anas. La presentazione della nostra richiesta ha obbligato l’azienda a chiedere alla sede centrale se il progetto delle varianti sia o meno esentato dalla presentazione della “Via”. Presumo che la risposta sarà data durante la Conferenza di servizio, che dovrebbe tenersi in gennaio del 2018».

«Dopo l’incontro con il commissario del 17 ottobre», prosegue la portavoce, «pensavamo di avere risolto almeno alcuni punti controversi, come lo spostamento della galleria intermedia. Invece, secondo notizie arrivate di recente, sembra che su questo punto l’Anas sia irremovibile». Ma con questi problemi, non pensate di ritardare la partenza dei lavori? «Può anche darsi, ma ormai sembra chiaro che per l’autunno del 2020 – la strada non sarà terminata. Quindi, secondo noi, è meglio fare i lavori più lentamente, ma farli bene».

Vittore Doro