La variante di Tai sotto la lente

Dal Corriere delle Alpi del 30 agosto 2017

Il comitato per l’Alemagna si riunisce domani sera: dubbi sulle modifiche al piano

La variante di Tai sotto la lente

PIEVE DI CADORE Domani alle 20,30, nella sala pubblica Giovanni Coletti, si riunirà il comitato di Tai per la variante della strada statale 51 dell’Alemagna. «La riunione», spiegano dal comitato, «è stata organizzata per valutare il progetto definitivo che abbiamo ricevuto dall’Anas in questi giorni.

Ci sono alcune modifiche al progetto presentato in dicembre a Pieve che non ci convincono. Inoltre non conosciamo ancora i dati sui flussi del traffico, come aveva chiesto l’ingegner Grazioso Piazza». All’inizio della settimana l’elaborato del progetto definitivo è stato pubblicato sul sito internet del Comune di Pieve ed è a disposizione di tutti i cittadini, che grazie a ciò potranno arrivare alla riunione di domani sera preparati ed a conoscenza dei particolari del progetto.

Dalla sua lettura risultano due problemi che dovranno essere affrontati durante l’incontro e che il comitato sta cercando di comprendere. Il primo riguarda il trasporto del materiale scavato, che stando all’elaborato dovrebbe essere trasportato a mezzo di camion verso Perarolo. «Il materiale prodotto dallo scavo della galleria», aggiungono dal comitato, «verrebbe instradato lungo un tratto dell’attuale pista ciclabile che si collega con la nuova strada “Delle Piazze”. Questa strada, in parte rifatta, si immetterebbe sulla strada di Alemagna subito dopo l’uscita dalla rotatoria del bar Ragno e prima dell’attuale strada di Maias, scavalcando il tunnel. Qui l’attuale strada che deviando dalla statale di Alemagna porta al villaggio turistico di Maias sarà spostata verso nord per raccordarsi con la statale in modo meno pericoloso.

L’altro problema riguarda il futuro della pista ciclabile all’interno del centro abitato di Tai e il suo collegamento con la Valle del Boite. La pista correrebbe parallela al tunnel, mantenendo quasi completamente il percorso attuale, salvo, deviare prima della rotonda ovest, realizzata dove attualmente c’è la ex colonia di Montagnana, verso il bivio di Nebbiù e seguire quella strada per circa 200 metri, per poi immettersi sull’attuale pista ciclabile proprio davanti alle ex Casermette della Madoneta, ora deposito comunale.

Il punto poco chiaro è come sarà realizzato l’attraversamento della strada che porta a Tai: sarà una sopraelevata oppure un sottopassaggio? In questo luogo esiste anche un altro problema: la zona dove sarà realizzata la rotonda della colonia di Montagnana è sempre stata paludosa».

Vittore Doro