La variante parta da Damos

Dal Corriere delle Alpi del 21 aprile 2017 –

La variante parta da Damos

PIEVE DI CADORE I rappresentanti delle oltre quaranta attività commerciali che hanno partecipato all’incontro promosso dal “Comitato Variante Tai di Cadore”, hanno detto sì alla costruzione in tempi brevi della galleria che dovrebbe liberare il centro del paese dal traffico pesante.

Non si trovano però d’accordo con il progetto presentato dall’Anas in municipio di Pieve. «Fatto salvo il desiderio di poter avere il centro abitato di Tai tranquillo e libero dal traffico asfissiante», spiegano Andrea Gracis e Renato Tabacchi, portavoci del comitato, «la popolazione si rende conto che oggi ciò è possibile solo realizzando un tunnel che impedisca l’attraversamento del paese da parte del traffico commerciale e turistico diretto a Cortina e nel Nord Europa». «Ma il progetto di variante presentato dall’Anas nei mesi scorsi», aggiungono, «pur essendo apprezzabile, specialmente nel lato verso Cortina, presenta delle problematiche da risolvere in fase di progettazione definitiva dell’opera». «Dalle notizie a nostra conoscenza», prosegue Tabacchi, «la Conferenza dei servizi Anas-Comuni, chiamata ad approvare i progetti definitivi ed esecutivi, dovrebbe svolgersi il prossimo mese di luglio. Ci sarebbe, pertanto, tutto il tempo necessario per presentare la nostra proposta per la modifica del progetto, che eliminasse le problematiche emerse in questi mesi. È per questo che abbiamo commissionato all’ingegnere Grazioso Piazza, lo stesso che ha relazionato durante l’incontro che si è svolto al Cos-Mo il 4 marzo, un progetto che consenta di capire e valutare quali sono e saranno i flussi di traffico che interessano la strada attuale e la variante alla strada statale n° 51 di Alemagna».

«Lo studio», aggiunge Gracis, «verrà a costare circa 3 mila, una cifra che potrà essere sostenuta dal Comitato solo se ci saranno numerose adesioni da parte delle attività produttive del territorio». «Il documento», prosegue Gracis, «dovrebbe servire come appoggio al progetto di modifica che il Comitato ha intenzione di portare alla Conferenza dei sindaci di luglio. A dire il vero, abbiamo già presentato la nostra proposta, ma nonostante sia trascorso già più di un mese, non abbiamo avuto riscontri». Qual è la vostra proposta? «Il progetto Anas prevede nella zona del Bar Ragno una rotonda di 70 metri, nella quale dovrebbe confluire tutto il traffico proveniente da Belluno, dal tunnel, da Auronzo, da Pieve e da Tai, traffico che dovrebbe essere poi smaltito verso le varie destinazioni, compresa la Val Boite. Così stando le cose, però, sulla rotonda andrebe a crearsi un intasamento notevole che rallenterebbe il suo smaltimento.

La proposta del Comitato sarebbe di anticipare l’ingresso del tunnel alla zona di Damos, per uscire come previsto dal progetto Anas alla colonia di Montagnana. È vero, la galleria sarebbe 400 metri più lunga, ma il maggior costo potrebbe essere in parte ammortizzato dal fatto che non servirebbe più realizzare la grande rotonda, visto che il traffico che non entra in galleria correrebbe sulla strada attuale, con un unico sovrapasso all’ingresso del tunnel». E per il traffico strettamente locale? «Sarebbe sufficiente una minirotonda all’uscita dell’attuale galleria di Pieve, che risolverebbe tutti i problemi».

«È necessario specificare», conclude Andrea Gracis, «che la proposta del Comitato nulla ha a che fare con la lista civica Progetto Cadore, anch’essa favorevole alla tangenziale».

Vittore Doro