Marmolada: «Vogliono fare un nuovo impianto»

Dal  Gazzettino del 6 ottobre 2017

Marmolada: «Vogliono fare un nuovo impianto»

ROCCA PIETORE
E così sulla Marmolada tornano a spirare i venti di guerra. Non quelli del 1915-17 che videro affrontarsi gli eserciti italiano e austro-ungarico, ma quelli relativi alla disputa dei confini che sembrava essersi conclusa nel 2002 quando Trento e Venezia decisero di accordarsi bonariamente sulla nuova confinazione della Marmolada cercando una soluzione che accontentasse entrambi nono stante che il ghiacciaio risultasse assegnato dalla sentenza del Consiglio di Stato ai trentini. Ad imbracciare il fucile oltre alla Regione Veneto anche Rocca Pietore.
Una confinazione che ora Canazei (Trento) vuole rimettere in discussione. Un provvedimento però impugnato dalla stessa Regione Veneto che ha così decoso di ricorre al Tar del Lazio, come lo stesso Comune di Rocca Pietore
«Quello di costituirci in giudizio davanti al Tar del Lazio impugnando la delibera del gennaio scorso del Comune di Canazei che di fatto non riconosceva più la confinazione della Marmolada sancita dal patto Delai-Galan del 2002, si può dire che era quasi un atto dovuto in appoggio alla Regione veneto che già aveva impugnato questa delibera – spiega Andrea De Bernardin sindaco di Rocca».
«Considerato che il Comune di Rocca era una delle parti che hanno siglato quel trattato del 2000; abbiamo così deciso di affiancare anche noi la Regione».
Cosa è cambiato sindaco dal 2002 ad oggi per cui il Comune di Canazei è ritornato sui suoi passi rinnegando quel trattato che aveva sottoscritto?
«Anche noi ci siamo posti questa domanda in quanto non è che uno si alza la mattina e butta all’aria un accordo siglato da due presidenti di Regione e da due Comuni. Una cosa è certa il problema ha solo un aspetto economico e nulla più».
Si riferisce al progetto di collegare sciisticamente PortaVescovo con il Fedaja e la Marmolada attraverso anche un nuovo impianto funiviario?
«Certo mi riferisco anche a questo guardi io lavoro sotto il ghiacciaio che in questi anni ha subìto un grave arretramento e deterioramento, penso che quest’estate il manto del ghiacciaio si sia assottigliato di circa quaranta centimetri alla settimana. C’e’ già un impianto funiviario esistente che è in grado di portare in cima alla Marmolada mille persone. Questo numero è più che sufficiente per la Marmolada e la pista Bellunese, pensare ad un ulteriore impianto che parta dal Fedaja e ne porti altri duemila in cima alla Regina penso sia pazzesco. Pensare di avere tremila persone che sciano ogni giorno su questa montagna. Inaudito».
Dario Fontanive