Mondiali 2021. Nuova strada, minoranza all’attacco
Pubblicato on 16/Ago/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 15 agosto 2017
Cortina, viabilità per i Mondiali 2021. Nuova strada, minoranza all’attacco
CORTINA Si fanno sempre più numerose le perplessità sul futuro della viabilità di Cortina. Perplessità che sono aumentate dopo l’arrivo degli avvisi di esproprio dell’Anas a 241 proprietari di terreni da Longarone a Cortina. Una quota importante di questi espropri riguarda proprio la conca. Ma nessuna riesce a capire che cosa succederà.
La domanda che tutti i cittadini che hanno ricevuto l’avviso rivolgono è “ma dove passerà la strada? “. A farsi porta voce delle preoccupazioni dei cittadini sono i consiglieri di minoranza di “Cortina presente e futuro” che già avevano protocollato un’interrogazione chiedendo al sindaco Gianpietro Ghedina che intenzioni ci fossero sulla viabilità cittadina e che organizzasse, come avvenuto a San Vito, un incontro pubblico per mostrare alla comunità i progetti.
«Siamo stati contattati da vari proprietari di terreni», spiegano Giorgio Da Rin e i suoi consiglieri, «in quanto stanno arrivando da parte di Anas i decreti di vincolo all’esproprio ai proprietari che sono circa un’ottantina, e sulla documentazione si cita un fantomatico “Progetto stradale definitivo visionabile a Venezia dagli interessati”. Nulla di più. Il consigliere delegato all’Urbanistica Benedetto Gaffarini gira per il centro del paese spiegando un tracciato che in effetti agli atti del Comune non esiste, e il sindaco Ghedina è trincerato dietro un silenzio che definire inquietante è un eufemismo: non si capisce se sia talmente sprovvisto di spina dorsale da farsi passare sulla testa decisioni che incidono sulle tasche e sui beni dei “suoi” cittadini senza muovere un dito per tutelarli».
Solo verificando le particelle interessate e i relativi proprietari, in mancanza di qualsiasi progetto pubblico, il gruppo di minoranza è riuscito a farsi una idea di dove passerà la nuova strada. «Abbiamo fatto un’analisi sommaria dei terreni che saranno espropriati, e l’itinerario della nuova strada appare piuttosto chiaro. Il tragitto si snoderà dalla località La Riva, per passare sotto via delle Guide Alpine, e attraversare il Boite in località Revis. A nord e a sud di questo tratto non c’è niente, il deserto più completo. Pare evidente che sarà previsto solo l’allontanamento del traffico pesante da via Cesare Battisti, per deviarlo su via Lungo Boite. Sono previsti, inoltre, la sistemazione del tornante in via Baron Franchetti, e la messa in sicurezza idraulica tra Nighelonte e Fiames. Deviare il traffico pesante da via Cesare Battisti non servirà a niente, perché il “traffico parassita”, ovvero le auto che cercano parcheggio in centro, non sarà risolto, anzi verrà amplificato dall’ulteriore eliminazione dei parcheggi sotto al cimitero.
Tutto ciò con buona pace degli abitanti di Zuel e dei lavoratori di Pian da Lago che si vedranno raddoppiare il traffico pesante, e che non vedranno mai più la costruzione del passante di Zuel, opera che aspettano da anni, necessaria soprattutto per questioni di sicurezza e non solo per il fastidio che crea il traffico. Probabilmente ne riparleremo quando ci sarà l’ennesima vittima sul tratto di strada attuale». Per il momento, dicono dalla minoranza, «nessuno dei proprietari che verranno espropriati ha avuto alcun contatto con l’amministrazione comunale né uno straccio di informativa. Da sempre, a Cortina, quando si fanno espropri i cittadini coinvolti vengono contattati, viene spiegata la valenza pubblica dell’opera, e dove possibile vengono anche date delle alternative per soddisfare le aspettative di chi si vede portar via i beni di una vita in cambio di quattro denari. In questo caso niente di niente, l’amministrazione è irrimediabilmente supina.
Quando vennero approvati i Mondiali di sci dal consiglio comunale erano stati tutti chiari: niente opere impattanti». Così non è, a detta della minoranza, che attacca duramente sia il consigliere delegato che il sindaco.
Alessandra Segafreddo