Mondiali Cortina 2021, c’è il sì del Governo
Pubblicato on 13/Apr/2017 in NewsDa Il Gazzettino del 12 aprile 2017
Mondiali, c’è il sì del Governo
Il progetto Cortina 2021, per i Campionati del mondo di sci alpino, è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri.
Questo comporta, come conseguenza, lo sblocco delle opere, la semplificazione delle procedure per eseguirle, la nomina di un commissario straordinario in capo all’Anas, per l’adeguamento della viabilità di accesso alla località. La parte principale riguarderà la messa in sicurezza della strada statale 51 di Alemagna, per cui il governo ha stanziato 170 milioni di euro. Con il medesimo decreto, il governo ha deciso inoltre di nominare un commissario, anche per la realizzazione del progetto sportivo, nel territorio ampezzano, in vista dell’appuntamento iridato del febbraio 2021.
L’articolato Cortina è stato presentato in Consiglio dei ministri su proposta di Luca Lotti, ministro allo Sport, e fa parte di un pacchetto di provvedimenti a favore degli enti locali. «Attendevamo questo provvedimento esecutivo, che costituisce il punto di partenza per tutte le opere complementari e semplifica e velocizza le procedure di realizzazione», commenta il deputato bellunese Roger De Menech, delegato dal governo a seguire il progetto Cortina 2021.
Secondo De Menech: «Lo svolgimento dei Mondiali di sci a Cortina, nel febbraio 2021, è centrale per le politiche non solo sportive, ma per il rilancio del nostro paese e dimostra l’attenzione e la concretezza del governo». Oltre alle risorse proprie, Anas avrà a disposizione anche i finanziamenti già previsti dalla legge di Stabilità 2017 e ripartiti sul triennio 2017-2019.
In quanto al commissario ad acta, dovrà occuparsi di progettare e realizzare i nuovi impianti a fune, previsti in valle: principalmente il collegamento con il passo Falzarego, dall’area sciabile di Pocol alle Cinque Torri, e la nuova cabinovia di arroccamento verso la Tofana, dal centro di Cortina al Col Druscié.
Sono previsti inoltre i collegamenti fra gli impianti, con la progettazione di nuove piste da sci. Infine, ma non ultime, le opere connesse alla riqualificazione dell’area turistica della provincia di Belluno. «Ringrazio il ministro Lotti per la tenacia con cui ha perseguito questo obiettivo», conclude l’onorevole De Menech augurandosi, rispetto al passato «una rapida conversione in legge del decreto da parte del Parlamento».
Marco Dibona
11-04.017
Donadon out: Ghedina ha fretta «Tempi stretti»
MONDIALI 2021 CORTINA -Il campione di sci Kristian Ghedina (nella foto), testimonial di Cortina, prima nella corsa ai Mondiali, ora nell’organizzazione dell’evento, commenta la decisione dell’imprenditore veneto Riccardo Donadon di lasciare la presidenza della fondazione: «Mi dispiace che abbia lasciato. Negli incontri che abbiamo avuto mi era parso una persona a posto, capace, così come l’amministratore Paolo Nicoletti. Sulla sua sostituzione non so nulla: io sono un testimonial, non ho un ruolo operativo. In quanto alle ragioni della sua rinuncia, ha dichiarato che è motivata da impegni di lavoro; forse quando ha accettato l’incarico non pensava che richiedesse tanto impegno».
Ghedina è stato scelto dalla Fondazione per apparire sui grandi cartelloni, affissi in valle, che pubblicizzano i Mondiali; è uno dei quattro volti del paese, assieme alla giovanissima sciatrice Lavinia Guerresco, simbolo delle future generazioni, che dovranno ricevere un’eredità dai Mondali; la fondista della nazionale azzurra Anna Comarella rappresenta il mondo dello sport; il guardaparco Giordano Menardi ricorda la cura dell’ambiente e del territorio.
Sulla necessità di trovare un sostituto a Donadon, Ghedo aggiunge: «Adesso bisogna subito prendere in mano la situazione, perché i tempi sono molto ristretti, per lavorare, anche se la Fondazione non si è fermata. Chi è preposto, chi guida la fondazione, in primis Flavio Roda, presidente della Federazione italiana sport invernali, deve trovare qualcuno che sostituisca Donadon quanto prima».
Il presidente Roda, a Cortina i giorni scorsi, si è incontrato con i vertici della Fondazione ed ha assicurato che, appena dopo Pasqua, ci sarà il nuovo nome. Che dovrà essere un veneto, se non proprio un bellunese, come auspicato in provincia.
(MDib)