Mose, giallo sulle opere mai fatte

Dal Corriere delle Alpi del 03 novembre 2017

Interventi ambientali da 266 milioni prescritti dalla Ue e irrealizzati
Mose, giallo sulle opere mai fatte

VENEZIA  l giallo delle opere ambientali mai fatte: 266 milioni di lavori di cui si è persa traccia. Eppure era stata l’Ue a stabilire dieci anni fa che per chiudere la procedura di infrazione per «danni ambientali» provocati dai cantieri del Mose, il Consorzio Venezia Nuova avrebbe dovuto realizzare «interventi di compensazione» in laguna. Accantonando ogni anno le somme necessarie.

Uno dei temi di cui si discuterà al prossimo Comitatone del 7 novembre a palazzo Chigi assieme alla Legge Speciale, il Mose stesso e le grandi navi, con la proposta del nuovo terminal a Marghera. Sul fronte Mose si dovranno ripartire i 221 milioni stanziati dalla Finanziaria per il completamento delle opere. E decidere la strategìa: il ministro Graziano Delrio ha annunciato decisioni, dopo un vertice con Cantone e i commissari che guidano il Consorzio.

Per la fase della manutenzione saranno necessari altri 105 milioni l’anno. Ma quello che è sparito dal tavolo sono gli interventi ambientali. Dieci anni fa il Comitatone aveva approvato una delibera in cui recepiva le indicazioni Ue. Condizioni per archiviare la pratica dell’Infrazione, la messa a gara di una parte degli impianti e delle paratoie. E poi monitoraggi e lavori «ambientali», per rimediare ai guasti dei cantieri.

Allegato alla delibera il lungo elenco di opere compensative necessarie, con costi a a carico del Magistrato alle Acque e del suo concessionario Consorzio Venezia Nuova. Trovando le risorse dentro quelle già finanziate che, dieci anni fa, il Consorzio avrebbe dovuto mettere da parte. Ma molti di quegli interventi non si sono mai visti e all’appello oggi mancano 266 milioni.