Padova-Calalzo. Elettrificazione, impegno di Roma

Dal Corriere delle Alpi del 15 giugno 2017

Elettrificazione, impegno di Roma

BELLUNO«Approvato, durante la discussione sulla cosiddetta manovrina, l’ordine del giorno che impegna il Governo a prevedere il raddoppio e l’elettrificazione della tratta ferroviaria Padova-Calalzo, linea fondamentale perché collega tre province, Padova, Treviso e Belluno, al principale snodo ferroviario del Veneto, hub da cui raggiungere tutte le principali città e gli aeroporti italiani».

Lo annuncia la senatrice del Partito Democratico, Laura Puppato, prima firmataria dell’ordine del giorno. L’ordine del giorno che impegna il governo a realizzare l’elettrificazione del cosiddetto anello basso della ferrovia bellunese rientra all’interno dell’esame del disegno di legge di conversione del decreto legge del 24 aprile 2017 n. 50 al cui articolo 61, prevede una serie di interventi necessari per assicurare l’organizzazione degli eventi sportivi di Cortina ma che riguardano, anche la riqualificazione degli impianti a fune, e delle aree turistiche della provincia di Belluno.

«L’opera si rende imprescindibile», dice Puppato, «visto che a Cortina si terranno i mondiali di sci alpino nel 2021, ma i benefici si estenderanno alle migliaia di pendolari che quotidianamente si muovono verso Padova e contribuirà a legare le province di Treviso e Belluno al resto del paese. Da Padova, infatti, partono le Frecce dirette verso Milano e Roma, oltreché i collegamenti con i grandi aeroporti italiani, quello di Venezia e non solo», ha ricordato Puppato, «quello della ferrovia Padova-Calalzo è stato per me un impegno continuo in questi anni, specie da quando la Regione decise di spacchettare la linea, rompendola a Montebelluna, scelta sbagliata per molteplici ragioni».

Per la senatrice democratica, quindi, «l’approvazione di questo ordine del giorno conferma quanto più volte promessomi dal Ministro Delrio, ovvero la volontà del Governo di investire anche sulle linee regionali, soprattutto in regioni come il Veneto scadenti nel trasporto ferroviario e poco sensibili alle necessità della mobilità sostenibile, per offrire un servizio finalmente efficiente e decoroso».