Padrin: «A Roma per capire se ci sono i soldi promessi per i Mondiali»

Dal Corriere delle Alpi del 12 gennaio 2017 –

Nel vertice di oggi a Palazzo Chigi si parlerà di Cortina 2021. Sarà l’ultima missione “provinciale” per l’ex vice presidente

Padrin: «A Roma per capire se ci sono i soldi promessi»

CORTINA «Caro Lotti, questa volta ti mettiamo alla prova: devi spiegarci se le risorse per Cortina 2021 sono realmente a disposizione». Parliamo di 170 milioni di euro, quelli promessi dal governo Renzi attraverso la Legge di stabilità. Oggi a Roma, probabilmente a palazzo Chigi, si terrà un vertice molto importante per decidere il futuro di Cortina, a cominciare da quello di respiro mondiale. Saranno presenti il ministro Lotti, l’onorevole Roger De Menech, luogotenente del governo in Veneto, Roberto Padrin, sindaco di Longarone e già vicepresidente della provincia di Belluno, il presidente della fondazione Cortina 2021, Riccardo Donadon. All’appello mancano “solo” 30 milioni di euro, da investire in nuove piste da sci, nel palasport e in una nuova piscina. Il governo li ha promessi ma non sa ancora precisamente dove recuperarli. E proprio questo sarà ciò che vorranno sapere e richiederanno con forza i bellunesi presenti all’incontro.

In queste ore, in Val Belluna e nel resto della provincia ci si sta chiedendo, tra l’altro, perché proprio al vicepresidente della Provincia sia mancata la riconferma del suo ruolo. Padrin oggi ci sarà a Roma, con tutta la sua autorevolezza, ma c’è chi si domanda con preoccupazione che cosa accadrà per l’infrastrutturazione dei Mondiali 2021. Era infatti Padrin a tenere le fila dei sindaci al tavolo della trattativa con il governo per decidere sulle strade da realizzare o meno. Era sempre Padrin, in prima linea, a trattare con la Regione Veneto, Trenitalia e il Ministero dei trasporti sul miglioramento del servizio ferroviario. Padrin è infatti colui che il 18 gennaio porterà la Regione al varo del biglietto unico, nel corso di un incontro pubblico. La sede di questo vertice non è stata ancora fissata; la Regione vorrebbe il Genio Civile, la Provincia Palazzo Piloni. Un mancato accordo su questa sede sarebbe anch’esso una brutta lacerazione.

Il sindaco di Longarone, ha la ferita della mancata affermazione alle provinciali che gli brucia ancora. A Palazzo Piloni non si sa davcvero come ricucirla, in considerazione del fatto che l’appuntamento con i Mondiali di sci del 2021 è irrinunciabile. Oggi a Roma si deciderà, di fatto, anche su questi aspetti. I Mondiali 2021 sono il massimo che la provincia bellunese possa oggi rivendicare sul piano internazionale. Ecco perché non sarà una scelta qualsiasi quella che competerà a Daniele Larese Filon, presidente della Provincia, nella sostituzione di Roberto Padrin (a dire il vero Larese Filon potrebbe tenere per se la delega alla viabilità). «La mia è stata un’esperienza travolgente, anche se per pochi mesi e senza risorse a disposizione. Abbiamo davvero incalzato il Governo su tutte le principali priorità di questa provincia: dai Mondiali, appunto, alle strade, dai servizi infrastrutturali all’organizzazione dell’ente, fino al mantenimento di tutti gli impulsi economici».

Padrin ringrazia, a questo punto, l’ex consigliere Leandro Grones, che ha pure lui lasciato l’incarico. Il sindaco di Longarone non vuol fare nessuna polemica, «ma ben vengano i giovani amministratori», puntualizza, «che, forse, dispongono di una fantasia maggiore per trasformare ogni elemento in risorsa». Padrin è sempre stato accanto al rappresentante del Governo, Roger De Menech, in tutte le ricognizioni che svolgeva nell’ambito provinciale. «E posso dire che molto spesso ci siamo trovati in sintonia, anche se non ho personalmente condiviso alcuni passaggi della riforma delle Province e di che cosa sarebbe dovuta diventare quella di Belluno, che oggi non è certamente una provincia».

Francesco Dal Mas