Passo Rolle, la riqualificazione in chiave outdoor non si farà. Un’occasione persa

Da www.dolomiti.it del 20 ottobre 2017

Passo Rolle, la riqualificazione in chiave outdoor non si farà. La Sportiva getta la spugna

Il presidente Delladio: “Il fronte dei contrari è deciso ad impedire che il cambiamento avvenga, attraverso un rilancio nell’acquisto della quote della Sitr Srl, società proprietaria degli impianti di risalita, da parte di Impresa e Territorio S.r.l. Non ci sono le condizioni per proseguire”Passo Rolle, la riqualificazione in chiave outdoor non si farà. La Sportiva getta la spugna.

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 PASSO ROLLE. Niente da fare. Ha vinto chi dice “no”, ha vinto chi vuole che tutto resti com’è. La Sportiva Outdoor Paradise non si farà. L’ambizioso progetto di riqualificazione ambientale e naturalistica del Passo Rolle proposto da Lorenzo Delladio, Amministratore Delegato e Presidente de La Sportiva S.p.a. di Ziano di Fiemme, che puntava a creare il primo paradiso del turismo outdoor d’Europa, una struttura a impatto zero e dall’alto valore turistico e commerciale, è saltato. “E’ un sogno ed è destinato a rimanere tale”. A dichiararlo è proprio Delladio, che esprime tutto il suo rammarico per “non essere riuscito a far comprendere ad una minoranza di operatori e di rappresentanti delle istituzioni coinvolte, la portata innovativa della proposta e delle opportunità che da essa sarebbero scaturite per un nuovo e diverso sviluppo turistico: un’area completamente libera da impianti avrebbe avuto un impatto mediatico fortissimo per tutto il Trentino, primo in Italia ad offrire questa unicità”.

Cosa è successo? Una minoranza di contrari ha rilanciato sull’acquisto delle quote della Sitr srl, società proprietaria degli impianti di risalita. Per Delladio non è tanto il rilancio dell’offerta a congelare il progetto, piuttosto l’incapacità di una minoranza di cogliere l’occasione per innovare assieme, abbracciando le nuove sfide che il futuro pone all’offerta turistica, soprattutto invernale. Il cambiamento climatico in atto, l’esplosione dei costi della gestione di una stazione sciistica tradizionale, avrebbero potuto trovare risposta in una proposta turistica adeguata, unica, sostenibile ed al passo con i tempi. Oltretutto sarebbe stata un’offerta fortemente destagionalizzata, in grado di creare indotto potenzialmente 12 mesi all’anno, data anche la sua unicità.

Da ricordare come la proposta sarebbe stata in grado di unire sci alpino, sci alpinismo e tutti gli sport outdoor di montagna, sia estivi che invernali, con un’unica proposta turistica, che avrebbe visto protagonisti da una parte gli impianti di risalita di San Martino di Castrozza e dall’altra il turismo green del Passo Rolle.

“Siamo partiti con la profonda convinzione che un progetto basato su una visione turistica ed ambientale innovativa come Outdoor Paradise, avrebbe potuto e dovuto vedere il coinvolgimento propositivo di tutti gli Enti interessati, albergatori e impiantisti e di tutti gli operatori del turismo, del commercio, della filiera agro-alimentare. Solo partendo da un fronte comune si può definire e realizzare un nuovo concetto di turismo, in grado di arricchire, senza soppiantarli, i tradizionali modelli di offerta turistica”. Questo il commento di Lorenzo Delladio, che aggiunge come egli abbia da subito auspicato la partecipazione convinta di tutte le parti, affinché il progetto potesse generare nuove opportunità di sviluppo per il Passo Rolle e per il Trentino tutto.

“Dopo aver parlato con tutti ed avendo sin da subito cercato il confronto – prosegue Delladio – per condividere quella che considero non solo una visione imprenditoriale, ma soprattutto ambientale e turistica, con profondo rammarico devo purtroppo annunciare che le premesse per la realizzazione del progetto non sussistono più. L’apprezzamento dell’opinione pubblica tutta, della maggioranza politica e degli operatori del Passo Rolle, che hanno da subito visto un’opportunità per uscire nel brevissimo termine dall’immobilismo degli ultimi anni, non possono più trovare seguito. Il fronte dei contrari è infatti deciso ad impedire che il cambiamento avvenga, attraverso un rilancio nell’acquisto della quote della SITR Srl, società proprietaria degli impianti di risalita, da parte di Impresa e Territorio S.r.l”.

Giunge quindi alla sua conclusione un percorso di sensibilizzazione verso tematiche turistico/ambientali che hanno appassionato ed animato negli ultimi mesi tutto il Trentino e non solo, ma non termina qui l’impegno dell’azienda di Ziano di Fiemme a promuovere ed incentivare un nuovo approccio sostenibile al fruire della montagna e delle sue pratiche sportive: anche se le singole azioni possono essere ostacolate, la visione rimane ferma, solida e futuribile.