Pat – presidente Dolomitibus – e le code sulla 51: «Scegliete il treno bici»
Pubblicato on 25/Lug/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 24 luglio 2017
Il presidente di Dolomitibus invita ad affidarsi al nuovo servizio che realizza l’anello dolomitico
Pat e le code sulla 51: «Scegliete il treno bici»
BELLUNO Strade intasate? Prendete il treno. È l’invito che arriva dal presidente di Dolomitibus, Giuseppe Pat, a commento delle ultime notizie sui problemi del traffico lungo la direttrice Ponte nelle Alpi – Cadore.
«Il problema è noto e reale – spiega Pat – le ricette un po’ difettano e un po’ divergono, tanto da determinare la paralisi decisionale sulle politiche più opportune da adottare». D’altra parte tutta l’area dolomitica «è investita da appuntamenti rilevanti per il proprio futuro, basti ricordare i Mondiali di Cortina, gli investimenti per la viabilità, l’elettrificazione delle tratte ferroviarie Montebelluna – Ponte – Conegliano, il rinnovo dei treni, il completamento delle ciclabili, il piano provinciale di promozione turistica ed altro ancora. A tutto questo fa da corollario l’ambizioso progetto del treno Calalzo – Cortina, con la prosecuzione verso l’Alto Adige: il più importante progetto turistico non solo bellunese ma veneto e dell’Italia.
Molte di queste scelte sono in fase di realizzazione». Ma per il momento tutto questo non c’è, il traffico invece sì, è tornato (per fortuna secondo gli operatori turistici) a intasare nei fine settimana le strade bellunesi (Alemagna ma non solo).
E dunque per ovviare alle code e alle attese, Pat ricorda che da quest’anno c’è una alternativa che si chiama «Treno bici trekking bus delle Dolomiti». Cioè la possibilitè per tutta l’estate, ma soprattutto nei fine settimane e nei festivi di arrivare a Calalzo in treno da Vicenza, Padova, Venezia, con la bicicletta, oppure noleggiarla sul posto, salire sull’autobus col carrello portabici e percorrere l’anello dolomitico verso Cortina (con collegamenti con Dobbiaco), Carbonin, Cimabanche, Misurina (coincidenza con le Tre Cime), Auronzo e ritorno a Calalzo la sera.
Il servizio bus, ricorda Pat, è attivo sia in senso orario che in senso antiorario in coincidenza con i treni. «Il servizio treno bici delle Dolomiti è aperto sia ai ciclisti che ai camminatori. Insomma Dolomitibus, assieme a Trenitalia e Regione hanno messo in campo un progetto di mobilità sostenibile di sostegno alle attività turistiche del territorio, per allungare la catena del valore, generare crescita nel rispetto dell’ambiente, creare opportunità. Lo stiamo facendo insieme agli operatori, ai consorzi turistici, ai rifugi, alle associazioni di categoria». Ma il Bellunese deve ancora inventare un progetto per allungare le stagioni turistiche.