Pieve, “Progetto Cadore” torna in campo per i referendum
Pubblicato on 4/Ott/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 3 ottobre 2017
Pieve: dopo le urne amare di giugno “Progetto Cadore” torna in campo per i referendum
PIEVE DI CADORE A ormai cinque mesi dalla cocente delusione elettorale, la lista “Progetto Cadore” torna a farsi viva promuovendo un calendario di attività incentrate su temi politico amministrativi non solo di Pieve ma di tutto il Cadore.
Il cuore pulsante di “Progetto Cadore” sarà a capo di una serie di incontri informativi, il primo dei quali si terrà lunedì 9 ottobre a Pieve, nella sala del consiglio della Magnifica (dalle 20. 30). Tema dell’incontro saranno i due referendum che gli elettori del territorio bellunese saranno invitati a votare domenica 22 ottobre sul tema dell’autogoverno di Provincia e Regione. All’incontro parteciperà il presidente del comitato referendum provinciale, Maurizio Busatta, che si soffermerà sui contenuti dei due quesiti e sulle conseguenze che potrebbero avere sia l’esito positivo e sia quello negativo al termine delle consultazioni. Il programma informativo firmato da “Progetto Cadore” guarda però anche oltre.
L’incontro successivo, che non ha ancora una data ufficiale, sarà dedicato alla legge sui piccoli Comuni; in quella occasione si parlerà però anche di unione dei servizi e fusione degli stessi, temi che hanno caratterizzato uno dei capitoli più importanti del programma elettorale stilato dalla lista “Progetto Cadore” in occasione delle elezioni 2017, quelle in cui il quorum ha prevalso costringendo Pieve alle dipendenze del commissario prefettizio. La lista “Progetto Cadore”, pur avendo riscosso ampi consensi e pur essendo stata votata da un numero di cittadini maggiore rispetto alle precedenti consultazioni comunali di Pieve, non è stata eletta per il mancato raggiungimento del quorum: colpa solo di una manciata di voti.
Un elemento di grande delusione che permane in seno ai vertici della lista, a partire dall’ex candidato sindaco Giuseppe Casagrande. Prematuro abbinare le iniziative programmate, a partire dall’incontro sul referendum, con la prossima tornata elettorale: di certo c’è però che la lista “Progetto Cadore” non ha ammainato la propria bandiera e punta a ricompattare le fila in attesa di capire se e come riproporsi alla platea elettorale di Pieve.
Non è da escludere che i vertici della lista, in concomitanza con gli incontri pubblici organizzati per i prossimi giorni, possano approfittare dell’occasione anche per commentare l’esito elettorale del maggio scorso, cosa ufficialmente mai avvenuta finora. A bocce ferme, trapela la soddisfazione per aver raggiunto un obiettivo importante, visto che a determinare il mancato raggiungimento del quorum sono stati esclusivamente i voti di quei residenti di Pieve che per motivi di lavoro oggi vivono altrove, soprattutto all’estero.
Resiste al contrario un certo disappunto per un sostegno convinto firmato dalla precedente Amministrazione, auspicato a più riprese ma mai arrivato se non parzialmente.
Gianluca De Rosa