Idee demenziali realizzate con soldi pubblici e altre denunce di Schiavon Dante

Schiavon Dante è membro del Gruppo di Intervento Giuridico (GRiG) e  Associato a SEQUS “Sostenibilità Equità Solidarietà”. Seguono alcuni suoi recenti interventi con i quali denuncia con lucidità e competenza fatti e misfatti della politica regionale e le loro ricadute ambientali, economiche e sociali.

IDEE DEMENZIALI REALIZZATE CON SOLDI PUBBLICI
Schiavon Dante, agosto 2022

Non c’è solo la pista da bob i cui risvolti negativi per l’ambiente e il paesaggio sono ben riassunti in questo link e che si aggiungono ai 40 ettari di boschi e prati sterminati sulle Tofane per le piste da sci. C’è uno spreco di soldi pubblici e non solo per la pista da bob, ma anche per finanziare tutto l’indotto infrastrutturale: siamo arrivati, con il Decreto Aiuti Bis, a 2 miliardi. Un indotto infrastrutturale che darà il suo devastante contributo in chilometri quadrati di suolo consumato nel prossimo rapporto Ispra: è una vergogna.

Con le priorità che ha questo paese immerso in costanti emergenze ambientali, climatiche e sociali non si capisce come i verdi non pongano una questione pregiudiziale sulla necessità di fermare subito il consumo di suolo e lo spreco di 2 miliardi per eventi che le popolazioni di Calgary, Sion e Innsbruck hanno rifiutato di organizzare, mentre da noi tutta la partitocrazia all’unanimità irresponsabilmente avalla.

 

“TAKE CARE OF OUR PLANET”: NON C’È SOLO LA PISTA DA BOB
Schiavon Dante, 03 settembre 022

La foto della zona di arrivo degli slalom, a Colfiere, ci sbatte in faccia la “realtà olimpica”. Tutta la giusta attenzione mediatica puntata sul “folle progetto” della pista da bob, con il folle proposito di ghiacciare un frigorifero di due chilometri e mezzo (la lunghezza della pista) e di raffreddarlo usando l’acqua del Boite e 30.000 tonnellate di ammoniaca, non può farci dimenticare lo “scempio” che è già stato fatto.

Gli ettari di boschi per l’anello ghiacciato della pista di bob, con le relative edificazioni per l’impiantistica e strade di accesso, si aggiungeranno, nel territorio di Cortina, ai 30 ettari di superficie boschiva e ai 19 ettari di superficie a prato consumati per adeguare le piste delle gare di sci alpino sulle Tofane e che sono già stati sottratti a noi, “umanità dimenticata da Unesco”, alla fauna selvatica e alla biodiversità alpina. […]

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ECO DRAMMA TRA I TANTI CHE AVVENGONO NEI NOSTRI BOSCHI
Schiavon Dante, 28 agosto 2022

Atto primo. In un tratto di bosco delle Prealpi Trevigiane ai piedi del Monte Crep si è consumato nel tempo di circa dieci anni un immotivato “albericidio”, se non per le solite ragioni economiche. Ho potuto posare lo sguardo sulla storia di questo pezzo di bosco anche grazie al fatto, che nei dieci anni in cui si sono succeduti i momenti di questo “eco dramma”, l’ho percorso e ho potuto così annotare, con rabbia e amarezza, i mezzi, gli stratagemmi, le bugie, la dolosa spregiudicatezza semantica nell’uso delle parole che gli “esseri umani economici” usano nella loro “distrattiva narrazione ufficiale” per nascondere la loro voracità sulla natura […]

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QUANDO IL “MARKETING” O GLI “INTERESSI DI POCHI” NON SONO UN PATRIMONIO DELL’UMANITÀ.
Schiavon Dante, 20 agosto 2022

L’Unesco è diventato un carrozzone politico-istituzionale. E in questo carrozzone l’Italia viaggia in prima classe: siamo infatti il settimo contributore ordinario, ma il primo finanziatore per contributi volontari extra-bilancio: 28.054.715 di dollari nel 2017 (Dataroom Milena Gabanelli). Sta di fatto che le pressioni della politica per ottenere e poi mantenere la nomina a luoghi Patrimonio dell’Umanità stanno sopraffacendo lo spirito originario con cui è nato l’Unesco. Il risultato è che l’Unesco, oggi, non è più in grado di valutare in modo “incondizionato” le proposte avanzate dagli Stati proponenti di nuovi luoghi da dichiarare Patrimonio dell’Umanità. […]

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CIBO ED ENERGIA A CHILOMETRI ZERO
di Schiavon Dante, 07 luglio 2022

Il nuovo Decreto Energia del 15 maggio 2022 del Governo Draghi elenca i terreni che possono ospitare impianti fotovoltaici. In tale elenco figurano i “terreni agricoli e aree classificate agricole, racchiuse in un perimetro i cui punti distano non più di  500 metri  da zone a destinazione industriale, artigianale e commerciale” (capannoni, centri commerciali, poli logistici, ecc.). Tale modalità per la soluzione del problema energetico fa sorgere un conflitto tra l’obiettivo della “sovranità energetica” e le “condizioni naturali” che garantiscono  la fornitura dei servizi ecosistemici del suolo nel tempo dei cambiamenti climatici: la fornitura di cibo, l’assorbimento delle copiose acque meteoriche, delle polveri sottili e della CO2. […]

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TRANCI DI ASFALTO ROVENTE NELLA “STRADERIA” VENETA
Schiavon Dante, 18 luglio 2022

“Non vedo colline, né campanili. Potrei essere ovunque e in nessun luogo. Forse l’unica cosa davvero importante qui è rimasta proprio la strada. Non è più uno strumento di comunicazione, ma il fine stesso dell’esistenza”, scrive Malaguti Paolo. Quante strade e quante affermazioni false e scientificamente errate sulla loro “utilità”, e persino sulla loro “sostenibilità”, che nessuno in questo Veneto dormiente si prende la briga di contraddire. […]

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LA TRAGEDIA DELLA MARMOLADA: ABBIAMO BISOGNO DI SCELTE CLAMOROSE
Schiavon Dante, 11 luglio 2022

La valanga della Marmolada è il sintomo di una malattia del pianeta. Ma l’Homo Sapiens sta ignorando  la gravità della malattia e va avanti nel suo esercizio di “potere autoritario sulla natura”, condannando le comunità umane e animali a subire le conseguenze della causa e dei sintomi della malattia. Oltre allo scioglimento dei ghiacciai, oltre alla siccità, oltre ai diffusi e frequentissimi eventi climatici estremi con frane e allagamenti, c’è un altro sintomo della malattia del pianeta: lo scioglimento del “permafrost”. […]

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