Presentato il progetto della variante di Tai
Pubblicato on 22/Dic/2016 in NewsDal Gazzettino del 21 dicembre 2016 –
Presentato il progetto della variante di Tai: 1.075 metri tra due rotonde, costerà 32,5 milioni di euro
In tunnel da Galghena all’azienda Garna
PIEVE DI CADORE È stata presentata ieri, al termine del consiglio comunale di Pieve di Cadore, dall’ingegner Pietro Carlucci dell’Anas, la proposta progettuale di variante della Strada Statale n° 51 di Alemagna, relativa all’attraversamento del centro abitato di Tai. «L’Alemagna», ha affermato Carlucci, presenta ben 42 punti critici. L’Anas ha deciso di intervenire su quelli di Longarone, Tai, Valle, Borca e San Vito, per finire con un tunnel a Zuel». Il progetto presentato ieri sera è il frutto dell’incontro di agosto a Belluno e del successivo incontro del 14 ottobre tra il sindaco di Pieve Maria Antonia Ciotti e il direttore generale Anas, arrivato in Cadore per visionare il percorso previsto dal progetto. «Prima di allora», ha spiegato il tecnico, «esisteva una proposta più breve che, iniziando nelle vicinanze del Bar Ragno, prevedeva l’uscita dietro al salone Svaluto, all’inizio di via Cortina, tagliando fuori solo il centro abitato di Tai. L’ipotesi progettuale nata ad agosto», ha aggiunto Carlucci, «ha recepito i suggerimento del Comune di Pieve, prevedendo l’allungamento del tunnel, che sarà di categoria C2, con corsie di 3,5 metri e dove la velocità massima sarà di 70 chilometri all’ora, fino a 932 metri, portando la lunghezza complessiva della variante a 1075 metri. All’ingresso dalla parte del Bar Ragno, in località Galghena, è prevista la realizzazione di una rotatoria che consentirà l’accoglimento del traffico proveniente sia dal centro di Tai, che dall’incrocio della strada statale 51bis proveniente da Auronzo. Questa rotatoria avrà un raggio esterno di 39 metri ed uno interno di 32,50». Il tunnel che toglierà il traffico automobilistico dal centro abitato di Tai, per chi arriva dalla pianura, inizierà tra il Bar Ragno e la casa di Lino De Bon, per terminare subito dopo l’azienda di marmi Garna, a 70 metri dall’attuale Colonia di Montagnana. Qui, come previsto da Codice della strada, ci sarà un’altra rotonda, che avrà le stesse caratteristiche di quella di Galghena. «In questo caso», ha proseguito Carlucci, «la rotonda che sarà realizzata dove si trova attualmente la Colonia, si raccorderà all’attuale Statale di Alemagna che porta a Cortina e con un altro raggio risolverà il problema dello svincolo verso il paese di Nebbiù. Il costo per la costruzione della variante sarà di 32,5 milioni di euro, 11,3 milioni in più di quanto sarebbe costata la versione più corta. Come per altre situazioni lungo la strada di Alemagna in corso di definizione», ha proseguito l’ingegnere, «anche in questo caso la volontà di Anas è quella di cercare soluzioni condivise dal territorio che accrescano la sostenibilità ambientale della statale n° 51 e ne valorizzino i centri abitati, garantendo la fluidità della circolazione stradale. Nel caso di Tai», ha concluso l’ingegnere Carlucci, «compatibilmente con le risorse disponibili, si è scelto di intervenire con una ipotesi progettuale più lunga di 230 metri di quanto previsto inizialmente, allungando la galleria e ridisegnando la viabilità di raccordo. Ora, da domani, si passerà alla stesura del progetto definitivo, che una volta approvato sarà sottoposto alla Conferenza dei servizi per la sua approvazione definitiva».
Vittore Doro
PIEVE DI CADORE La variante progettata dall’Anas ha generato pareri contrastanti tra gli abitanti di Tai di Cadore. Nutrita la partecipazione all’incontro di ieri sera in sala consiliare, segno del grande interesse che l’argomento ha generato tra la popolazione. La maggioranza degli intervenuti si è schierata apertamente contro l’opera; maggioranza che probabilmente ospitava tra le proprie fila appartenenti alla categoria dei commercianti che nei giorni scorsi, con il sostegno della Confcommercio, aveva già dichiarato guerra al progetto. «Abbiamo chiesto un incontro al sindaco da tenersi a Tai», tuona Stefano Filippin, titolare di un’attività commerciale e uno dei più agguerriti, «ma questo incontro ci è stato rifiutato». I commercianti dunque dicono no alla variante, colpevole, stando alle loro rimostranze, di cancellare il transito lungo il centro di Tai con conseguenze disastrose per le loro attività. «Ammesso che si faccia questa variante, come si comporterà l’amministrazione comunale per rilanciare la vita quotidiana di Tai?», chiede dal fondo della sala un giovane. Domanda lecita, motivo di ulteriori considerazioni da parte dei presenti. Nel mirino della platea c’è l’ingegner Carlucci dell’Anas che ha avuto l’arduo compito di presentare il progetto. Il silenzio con cui i presenti hanno seguito la prima fase dell’assemblea ha lasciato presto spazio a domande e rimostranze come quelle di Renato Tabacchi che vive quotidianamente le difficoltà della viabilità di Tai: «certo che le varianti ipotizzate non risolveranno il problema». Detto dei commercianti, all’incontro c’era anche una rappresentanza composta da semplici cittadini che ha accolto positivamente la variante per motivi: «strettamente legati alla nostra salute», ha detto prendendo la parola il signor Danilo, seduto proprio al centro della sala. Il livello elevato di inquinamento infatti preoccupa e non poco i residenti, disposti a perdere volentieri il transito di veicoli pur di veder migliorare le proprie condizioni di vita. L’incontro di ieri ha mostrato interessi diversi, tutti peraltro estremamente legittimi. «Possiamo sapere se siamo ancora in tempo per dire no a queste opere, peraltro costosissime, oppure è stato già tutto deciso?», chiede la signora Elisabetta. Una domanda che scatena l’applauso dei presenti. Carlucci dell’Anas scarica la patata bollente al sindaco Ciotti che le è seduta proprio di fianco. I dubbi e le incertezze aumentano con il trascorrere del tempo. Nessuno intende lasciare la sala per tornare a casa. La variante di Tai continuerà a far discutere a lungo.
Gianluca De Rosa