Replica di Confindustria e Confartigianato al nostro comunicato dopo Villa Patt
Pubblicato on 12/Lug/2019 in NewsDa Bellunopress, 10 luglio 2019
Sbocco a Nord. Berton (Confindustria): “Noi andiamo avanti per la nostra strada, non accettiamo lezioni di responsabilità da chi sa dire solo no”
Belluno,– “Noi imprenditori andiamo avanti per la nostra strada perché dimostriamo ogni giorno, con il nostro lavoro, di amare questo territorio, e di volerlo proiettato al mondo e al futuro. Prendo atto dei rilievi delle sigle ambientaliste, peraltro gli stessi da decenni a questa parte. Mi pare che il fronte del no, a tutto e a tutti i costi, non abbia fatto gli interessi del Bellunese. O mi sbaglio?”.
A dirlo è la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Lorraine Berton che così replica alle dichiarazioni delle sigle ambientaliste sulle risultanze del Tavolo delle Infrastrutture della Provincia di Belluno, che si è riunito venerdì a Villa Patt (Sedico) con l’assessore regionale ai Trasporti Elisa De Berti, cui è stato consegnato un documento unitario programmatico sulla necessità di recuperare il gap infrastrutturale – materiale e immateriale – del Bellunese, partendo dalla necessità di uno sbocco a nord e di un’accelerazione dei cantieri sul fronte della viabilità interna (Alemagna, snodo di Longarone e altro).
“Non mi piace che questi signori usino toni perentori dicendo che “la nostra è una scelta grave di cui dobbiamo rendere conto”. Mi permetto di dire che rendiamo conto ogni giorno delle nostre scelte ai nostri lavoratori, alle loro famiglie e alle nostre comunità. Non accetto lezioni di “responsabilità sociale” da chi dice solo no. Noi cerchiamo occasioni di sviluppo per questo territorio ed è un nostro preciso dovere farlo! Non solo definire le Olimpiadi come “un uovo avvelenato” è inaccettabile”.
“Invito queste sigle, dopo la protesta, a costruire la proposta. Che servano meno emissioni di CO2 nell’aria lo sappiamo tutti e le stesse aziende bellunesi da anni sono tra le più performanti e sostenibili nel campo ambientale. Lo facciamo investendo somme ingenti, non a parole, magari pronunciate in qualche salotto in luoghi lontani dal Bellunese, dove ancora si ha una visione idilliaca della montagna e si pensa che dobbiamo vivere a bacche”.
“Ricordo che la nostra provincia è una potenza industriale, con un indice manifatturiero quasi doppio rispetto alla media europea e nazionale. Non solo, da imprenditrice dell’occhiale, posso confermare a questi signori che non ci sono solo gli occhiali come scrivono loro. C’è tutta la catena del freddo, quella dell’automazione e tanto, tantissimo, altro”.
“Sono comunque aperta al confronto, ma sulle proposte, non sulle discussioni sui massimi sistemi. Non è più tempo. Ci sono dei Mondiali e delle Olimpiadi da organizzare”, rimarca Berton.
“Vorrei infine chiarire che sul collegamento verso nord si è aperto un confronto serio e operativo, che prima di arrivare a qualsiasi opera ci saranno studi di fattibilità e tutte le analisi necessarie. Compito delle associazioni di categoria e dei sindacati è individuare opportunità e portare avanti quelle più meritevoli premendo su Istituzioni e accelerando la burocrazia. Alle sigle ambientaliste dico solo che non siamo dei kamikaze e che vogliamo il bene di questo territorio molto più di loro. Se si ama qualcuno davvero, lo si fa crescere, non tenerlo fermo o sotto una campana di vetro”.
E sulla questione interviene anche il coordinatore del Tavolo delle Infrastrutture della Provincia di Belluno Domenico Limana: “Categorie economiche e sindacati sono per il fare: è nel nostro dna trovare tutte quelle soluzioni che consentano al territorio di andare avanti e cogliere tutte le opportunità a disposizione. I problemi infrastrutturali del Bellunese sono evidenti e non riguardano soltanto la viabilità. Pensiamo agli impianti o al nostro patrimonio alberghiero. Insomma, non possiamo permetterci di stare fermi, come le sigle ambientali vorrebbero fare”.
“Ricordo a tutti che il Tavolo delle Infrastrutture è aperto ai contributi e alle proposte. Chi dice sempre di no, non fa l’interesse del nostro territorio, soprattutto se guardiamo ai Grandi eventi in programma nei prossimi anni, che ci devono vedere pronti e reattivi”.
“Continueremo quindi a studiare con le Istituzioni e il territorio i percorsi più efficaci per diminuire un divario che è sotto gli occhi di tutti e che non è più giustificabile. Ritengo francamente che il fronte del no abbia dimostrato di non portare a nulla. Gli stessi ragionamenti sul possibile inquinamento di queste opere, paventato dagli ambientalisti, non tengono conto dell’evoluzione tecnologica e di tanti fattori. Una cosa è certa: non possiamo rimanere nel Medioevo”, conclude Limana.
Sbocco a Nord. Scarzanella (Confartigianato): “Infrastrutture e viabilità sono temi sui quali si gioca la competitività delle aziende”
Claudia Scarzanella, presidente Confartigianato Belluno
“Come si può pensare che un’Organizzazione dell’artigianato non abbia a cuore la tutela del territorio in cui operano le proprie aziende, vivono i propri imprenditori e le loro maestranze? Da qui, però, a ritenere che tutto resti fermo e immobile vuol dire non ammettere che il tempo passi, che lo sviluppo si compia e che le esigenze della società civile e delle comunità locali vengano accolte”.
Così la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella commenta i dubbi dei Movimenti ambientalisti sui nuovi possibili collegamenti viari e ferroviari, espressi a margine del recente incontro a Villa Patt del Tavolo delle infrastrutture della provincia di Belluno.
“Pensare allo sviluppo – sono parole di Claudia Scarzanella – non significa che Confartigianato Belluno non sia sensibile alla tutela dell’ambiente e del territorio bellunese. Infrastrutture e viabilità sono temi sui quali si gioca la competitività anche delle aziende più piccole e di quelle artigiane che, va ricordato, rappresentano la struttura fondamentale del tessuto economico bellunese. Su questi temi, dunque, dovremo porci obiettivi importanti soprattutto, ma non solo, in vista dei prossimi eventi internazionali (Mondiali di sci nel 2021 e Olimpiadi 2026) che si terranno nella Perla delle Dolomiti e che di sicuro saranno un volano di promozione della nostra terra e grazie ai quali tutto il mondo ci guarda.
Non possiamo pertanto sottrarci – conclude la presidente Scarzanella – all’esigenza di trovare un equilibrio tra le necessità di sviluppo economico del territorio e sostenibilità ambientale. Per tutto questo servono però intelligenze, volontà costruttive e collaborazioni”.