Rincorsa per superare le dimissioni di Donadon

Dal Corriere delle Alpi dell’ 8 aprile 2017

«Subito un degno sostituto di Donadon» appello di Ghedina, testimonial di Cortina 2021. Confindustria chiede «che sia bellunese o veneto»

CORTINA. «Adesso bisogna subito prendere in mano la gestione dei Mondiali e lavorare per l’organizzazione. Il tempo corre».

Così Kristian Ghedina, testimonial dei Mondiali, interviene sulle dimissioni di Riccardo Donadon che ha lasciato la guida della Fondazione lunedì per motivi di lavoro. Dopo Pasqua si riunirà il consiglio di indirizzo (formato da Flavio Roda, presidente Fisi; ministro Luca Lotti; commissario Carlo De Rogatis; Federico Caner, Regione Veneto; Roberto Padrin, Provincia di Belluno; Roberto Fabbricini e Carlo Mornati, Coni; Alberto Piccin, Igor Ghedina, Roberto Bortoluzzi, Fisi) che deciderà chi porre alla guida dell’organizzazione. Per ora si sa con certezza che il futuro presidente sarà veneto.

Al momento stanno lavorando ai Mondiali Roda e l’ad della Fondazione, Paolo Nicoletti, che oggi saranno a Cortina per incontrare la campionessa paralimpica di scherma Bebe Vio. «Ho saputo delle dimissioni di Donadon dai giornali», ammette Ghedina, «e sono caduto proprio dal pero. Non me l’aspettavo, come tutti gli altri credo. Io sono testimonial dei Mondiali, e non sono dentro i vari consigli, quindi certe scelte non sono di mia competenza. Mi è dispiaciuto che Donadon abbia lasciato. Lui mi è piaciuto un sacco da subito.

Quando ho incontrato Donadon e Nicoletti ho immediatamente capito che erano persone valide per i Mondiali. Donadon forse non si aspettava che l’impegno legato a Cortina 2021 fosse così gravoso e richiedesse così tanto tempo. Ha un’azienda quotata in borsa che è in costante crescita e quindi ha dovuto lasciare la Fondazione. Io lo stimo molto perché è un imprenditore che si è fatto da solo. Ora», conclude Ghedina, «mi auguro che Roda e gli altri lo sostituiscano in tempi brevi».

Anche Confindustria Belluno Dolomiti chiede di fare presto e di porre a capo della Fondazione un veneto. «Le dimissioni di Donadon rappresentano sicuramente un grave incidente di percorso che va superato in tempi rapidissimi e con soluzioni condivise che rispettino le aspettative del territorio», si legge in una nota a firma di Domenico Limana, «la richiesta ora è che i rappresentanti politici superino gli interessi di parte per guardare, almeno una volta, al bene delle comunità che rappresentano. Chiediamo che Donandon venga sostituito in tempi rapidi, auspicabilmente con un veneto o, meglio ancora, con un bellunese. Non per provincialismo, ma perché serve una persona che abbia un profilo internazionale, ma anche un legame autentico con il territorio». (a.s.)