Ripristino dei sentieri, l’impegno del CAI

Amico del Popolo, 14 novembre 2019

Ammontano a oltre 75.000 euro le spese vive sostenute da 22 sezioni bellunesi e venete
Ripristino dei sentieri, l’impegno del Cai
Il presidente regionale, Renato Frigo, ha ringraziato tutti i volontari

«Ad oggi una buona parte dei sentieri chiusi per frane o schianti sono stati riaperti. Potremmo dire che
la fase acuta in quasi tutte le aree colpite dalla tempesta Vaia è passata; questo grazie all’impegno dei
volontari del Cai e non, che si sono rimboccati le maniche, dandosi da fare, ognuno per le proprie
competenze e conoscenze».
Così scrive il presidente regionale del Cai, Renato Frigo, a tutte le sezioni venete dell’associazione,
comunicando anche che a partire dal 4 novembre sono state poste in liquidazione le spese sostenute dai
soci per l’espletamento dei lavori di sistemazione. «Fortunatamente – continua Frigo – fino ad oggi non
vi è stato nessun incidente tra i volontari impegnati nei lavori. Non posso non sottolineare le numerose
gare di solidarietà, declinate in mille modi, tra sezioni di montagna e pianura, a dimostrazione che
l’ambiente montano è un interesse che accomuna tutti i soci del Cai Veneto».
Alla lettera di Frigo è allegata una tabella riepilogativa delle spese vive sostenute da 22 sezioni del Cai (le
bellunesi con l’aggiunta di quelle di Padova, Marostica, Tregnago e S. Bonifacio) per un totale di oltre
75.000 euro, impiegati per corsi di formazione, acquisto motoseghe, dispositivi di sicurezza, attrezzi vari,
carburante, rimborsi spese viaggio e vitto e servizi di terzi. Le spese sono state coperte interamente grazie
ai fondi raccolti attraverso le campagne «Aiutiamo le montagne del Nord Est» e «Puliamo i sentieri» (in
collaborazione con l’associazione MicroArt), cui vanno aggiunte le donazioni dell’Istituto Commerciale
M. Fanno di Conegliano, del Coro Cai di Vittorio Veneto e degli Scout.
«Per il prossimo anno – conclude Frigo – le cifre a disposizione per il ripristino dei sentieri e delle opere
alpine (rifugi e teleferiche) saranno notevolmente inferiori, attorno agli 8.000 euro, per cui sarà necessario
chiedere alla Regione Veneto uno sforzo per un importante aumento delle quote annuali previste dall’art.
48 bis della Legge regionale del 14 giugno 2013, n. 11, riguardanti la manutenzione ordinaria dei sentieri,
finalizzate alle aree ancora in sofferenza». Walter Musizza