S. Vito: «Il treno serve alla valle del Boite»

Dal Gazzettino del 4 agosto 2017

Il treno serve alla valle del Boite»

«Su una infrastruttura così importante per il nostro territorio non si può mettere in contrapposizione le comunità. Bene fa il sindaco di Auronzo Tatiana Pais Becher ad impegnarsi per la sua valle ma in quanto assessore al turismo ed imprenditore di San Vito di Cadore dico che abbiamo bisogno che il treno venga fatto da questa parte».
Andrea Fiori già sindaco del paese della Valle del Boite ha le idee molto chiare in merito al Treno delle Dolomiti. Vero è che in mano agli amministratori c’è poco più di un disegno, «una linea tracciata sulla cartina» e che per esprimersi compiutamente servirebbero invece informazioni molto più precise e puntuali, ma visto che dalla vallata parallela si mettono avanti le mani meglio non stare fermi.

Dice Fiori: «Vorremmo saperne di più ma sul fatto che abbiamo bisogno di quel collegamento non c’è dubbio. Aver smantellato il Trenino azzurro è stato il più grave errore del secolo passato, fatto senza una visione turistica complessiva. Oggi speriamo che venga realizzato nella nostra valle, abbiamo bisogno di quel treno, certo va migliorato tutto il servizio perché uno non può metterci tre ore e mezza per salire da Venezia a Calalzo. Per quello che capisco sulla nostra direttrice ci sarebbero più flussi, il panorama migliore e sarebbero minori i costi di realizzazione. Quando mi dicono che dall’altra parte il viaggiatore vedrebbe le Tre Cime di Lavaredo rispondo che non si vedrà nulla visto la lunga tratta in galleria».

Nel dibattito che si è scatenato in questa estate rovente Fiori entra dunque a gamba tesa e, pur consapevole che questa è «una guerra fra poveri» mette sul tavolo la candidatura della Valboite. Di rotaie del futuro, di ipotesi di tracciato si occuperà questa mattina in Magnifica Comunità a Pieve di Cadore l’incontro con l’assessore regionale di riferimento. A Elisa De Berti sarà consegnato il documento sottoscritto nei giorni scorsi ad Auronzo dai sindaci presenti, oltre alla padrona di casa Calalzo, Domegge, Lozzo, Vigo, Lorenzago, Santo Stefano, San Pietro, San Nicolò, Comelico Superiore, Sappada e Danta.

Giuditta Bolzonello