San Vito, non solo circonvallazione
Pubblicato on 24/Ago/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 23 agosto 2017
San Vito, non c’è solo la circonvallazione all’ordine del giorno
SAN VITO Non solo circonvallazione. A San Vito, in vista dei Mondiali di Cortina, l’Anas ha in programma di intervenire anche in piazza Serrantoni, per togliere un ostacolo idrogeologico.
Il progetto di adeguamento dell’opera idraulica sul torrente Ru Secco sarà visionato dagli enti preposti in conferenza di servizi decisoria il 21 settembre.«Saremo a Mestre per le conferenze di servizi sia il 20 e sia il 21», spiega il sindaco Franco De Bon, «infatti nel nostro Comune non ci sarà all’approvazione solo la circonvallazione, che per noi è un’opera fondamentale.
Anas eseguirà infatti anche altri interventi. Ci sarà un progetto di adeguamento idraulico in località Jaron de Sacomedan, sotto il Marcora, e quello di piazza Serrantoni sul Ru Secco. Un’opera che ci sta altrettanto a cuore in quanto va a mitigare il rischio che potrebbero derivare da un’altra colata dell’Antealo.
Sotto l’attraversamento dell’Alemagna, sulla piazza, passa il Ru Secco che poi va ad immettersi nel Boite. Le opere realizzate sotto sono state fatte in epoche diverse, a partire dal 1830 sino agli anni Settanta. Sotto la piazza vi è un tombotto lungo circa 50 metri dove erano state inglobate delle briglie preesistenti. Queste briglie si è visto che potrebbero causare un ostacolo ad un’eventuale colata e quindi verranno sistemate e sarà tolta la strozzatura così da consentire un deflusso di materiale al Boite».
Nel contempo il Comune lavora anche per arrivare alla demolizione della casa che si trova sopra il Ru Secco, in piazza Serrantoni. L’abitazione, che è inagibile dal 4 agosto 2015, da quando la frana scesa dall’Antelao ha fatto straripare il Ru Secco che ha portato melma, massi e ghiaia contro l’edifico, sarà abbattuta e delocalizzata; ma ancora una data certa sull’avvio del procedimento non c’è.
«Il nostro obiettivo», continua De Bon, «è togliere la casa che era sede di un’agenzia immobiliare che nel frattempo si è spostata. Avremmo voluto che l’iter fosse già concluso, ma è stato più lungo del previsto. Il provvedimento di demolizione si è reso necessario per la sicurezza comune. Le decisioni sono state portate avanti di concerto con i proprietari», conclude, «e garantiremo un credito edilizio ai cittadini per edificare, in un’altra area che stiamo individuando. La scorsa settimana abbiamo avuto un incontro in Provincia proprio per sveltire questo iter, ma ancora purtroppo non so dire quando l’edificio sarà abbattuto». (a. s.)