Sì alla ferrovia, no a nuovo asfalto, no al cemento sulla ex stazione di Cortina
Pubblicato on 18/Gen/2023 in NewsSUBITO LA FERROVIA DELLE DOLOMITI. NO A NUOVO ASFALTO. NO AL CEMENTO SULLA EX STAZIONE DI CORTINA .
di Schiavon Dante
15 Gennaio 2023
Mi ha colpito, nel leggere il Piano degli Interventi, il costo previsto per la costruzione della tangenziale di Cortina: 298.770.000 euro, quasi 300 milioni. L’attenzione mediatica sulla pista da bob sta facendo passare in secondo piano il progetto di questa infrastrutturazione stradale, il cui consumo di suolo e di paesaggio si aggiungerà ai 30 ettari di boschi e ai 19 ettari di prati già falcidiati sulle Tofane per le gare di sci alpino. Alcuni anni fa si discuteva della possibilità di ripristinare la ferrovia delle Dolomiti tra Calalzo e Cortina, si parlava, allora, di una spesa di 700 milioni, un’opera che avrebbe alleggerito il traffico stradale e unito e valorizzato i paesi attraversati dalla Statale Alemagna.
La progettualità di tale infrastruttura ferroviaria, utile, intelligente, ecologica è stata accantonata da un politichetta priva di uno spirito creativo che sposasse il principio della discontinuità rispetto ad uno sviluppo congestionanante e cementificatore. Nel frattempo le amministrazioni locali prevedono investimenti sulla viabilità stradale lungo la Valle del Boite che possono precludere un ipotetico futuro tracciato paesaggistico della ferrovia e il Comune di Cortina sta decidendo la trasformazione immobiliare dell’area dell’ ex stazione ferroviaria di Cortina che passerebbe da 4.095 mq. di edifici a 10.676 mq. (+161%).
Anche in questo caso i terreni pubblici sarebbero ceduti e quasi tutta la zona della ex stazione sarebbe privatizzata ed edificata precludendo un suo riutilizzo futuro funzionale a divenire capolinea della ferrovia delle Dolomiti senza dover consumare nuovo suolo per la sua costruzione.
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Schiavon Dante, Gruppo di Intervento Giuridico