Un sistema di aree protette preferibile a nuovi collegamenti sciistici
Pubblicato on 29/Gen/2022 in Comunicati, NewsComunicato stampa
Un sistema di aree protette al posto di nuovi collegamenti sciistici.
(La sostenibilità-blà-blà-blà nelle dichiarazioni dell’Assessore Caner)
In risposta alle critiche delle associazioni ambientaliste, l’assessore regionale al Turismo Federico Caner ha dichiarato alla stampa che lo studio di fattibilità tecnico-economica commissionato dalla Regione sui possibili collegamenti intervallivi tra i comprensori sciistici di Cortina, del Civetta e dell’Alta Badia vanno nella direzione di uno sviluppo sostenibile pensato per rivitalizzare il comprensorio montano.
Se veramente l’Assessore ha a cuore lo sviluppo sostenibile, come mai, invece di finanziare studi di fattibilità per nuovi collegamenti sciistici, non dirotta i denari regionali sulla realizzazione del sistema di aree protette – parchi e riserve regionali – che pur previste dal PTRC del 1992, giacciono ancora sulla carta?
È sorprendente che una Regione ricca di valori ambientali come il Veneto investa ancora enormi risorse per programmare la distruzione di tali valori in una logica di sviluppo anni Sessanta oggi improponibile, che non tiene conto, tra l’altro, dei rischi e delle conseguenze dell’evoluzione climatica in atto. Investire oggi sull’industria della neve è segno di poca lungimiranza, o peggio. Un buon padre di famiglia non lo farebbe mai.
I giovani non possono più accontentarsi di lavori stagionali sulle piste. Sono tanti i lavori da rivalutare e da riportare alla corretta considerazione: da quelli artigianali e manuali, espressione aggiornata di un sapere antico, a quelli che rispondono alle aspirazioni di chi ha investito anni nello studio e vorrebbe mettere a frutto le proprie conoscenze restando, ritornando o venendo a vivere in montagna.
Un ambiente mantenuto integro può offrire questi tipi di opportunità, non solo all’interno delle aree protette (organizzazione, gestione, sorveglianza, studio, tutela e recupero della fauna, cura e gestione dei boschi, turismo dolce con guide formate) ma anche in termini di indotto (strutture di accoglienza a livello famigliare, recupero di edifici degradati nei paesi semiabbandonati, servizi accessori per la pratica di attività turistiche compatibili). Si pensi inoltre a tutte le attività economiche connesse al recupero e al riciclo dei rifiuti, alla pulizia e al decoro urbano.
La realtà che l’assessore Caner si ostina a non vedere è che l’epoca del turismo di massa vorace e rapinoso ha fatto il suo tempo, e che si deve oggi puntare su un turismo consapevole ed esperienziale rivolto a tutti quelli (e sono in aumento) che vogliono godere della natura senza infierire su di essa, responsabilmente intenzionati a lasciare un’impronta leggera.
Questo richiede necessariamente un giro di boa, soprattutto per stazioni turistiche mature come Cortina che hanno basato il loro sviluppo sugli impianti di risalita e sulla speculazione edilizia, ma va fatto, e la Regione dovrebbe esserne il motore propositivo, non remare in direzione opposta.
Le Associazioni:
Ecoistituto Del Veneto “Alex Langer”
Gruppo Promotore Parco del Cadore
Italia Nostra Sez. di Belluno
Peraltrestrade Dolomiti
Mountain Wilderness Italia
WWF Terre del Piave Belluno -Treviso