Sul tracciato del treno trovata linea comune. I soldi di Coltrondo su 29 “punti neri”
Pubblicato on 19/Ago/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 18 agosto 2017
Lo hanno deciso i sindaci su proposta dell’Anas. Sul Treno delle Dolomiti trovata una linea comune che però resta segreta. I soldi di Coltrondo su 29 “punti neri”
“PIEVE DI CADORE Sotto la regia di Renzo Bortolot, presidente della Magnifica, i sindaci riescono a mettere da parte l’ascia di guerra e ritrovare la ragione dell’unità.Sia per quanto riguarda il Treno delle Dolomiti, soprattutto per la messa in sicurezza della viabilità.
Incontratesi ieri sera in Magnifica, hanno infatti deciso di perfezionare una scelta condivisa sul tracciato del Treno, che sarà però definita nei prossimi giorni, mentre hanno accettato la proposta dell’Anas di risolvere 29 punti neri delle statali 51 bis e 52 Carnica, grazie ad uno stanziamento di 70 milioni, comprensivo anche di quelli della futura galleria di Coltrondo.
«Per quanto riguarda il Treno», ha precisato Bortolot, al termine della lunga riunione, «abbiamo superato tutte le possibili contrapposizioni e abbiamo scelto di portare alla Regione una proposta condivisa, che sarà orientata puntualmente allo sviluppo complessivo del nostro territorio».
Per meglio capire quale proposta sarà, il presidente della Magnifica ha rimandato ad un comunicato che uscirà nelle prossime ore, comunicato che darà conto del confronto avvenuto ieri ma soprattutto delle preoccupazioni dei pubblici amministratori per consolidare tutte le opportunità, anche infrastrutturali, dello sviluppo del territorio. Sviluppo a cui il Treno dovrebbe dare un contributo determinante.
Si sa che la Regione Veneto, puntando alla massima celerità del collegamento ferroviario tra Venezia e Cortina, ritiene meglio proponibile la valle del Boite, preferenza non nascosta dall’assessore ai Trasporti, Elisa De Berti. Tatiana Pais Becher, sindaco di Auronzo, i suoi colleghi del Centro Cadore, e quelli del Comelico e di Sappada, patrocinano invece la Val D’Ansiei. C’è un piano territoriale di coordinamento della Provincia che ancora nel 2010 proponeva il ritorno del Treno in val d’Ansiei, ma – come ha precisato l’assessore provinciale Roberto Padrin – è solo indicativo e, come piano, è stato comunque impugnato da 32 sindaci. «Quello che è certo, anzi certissimo», ha sottolineato Bortolot, «è che noi vogliamo il Treno e che Calalzo resta lo snodo principale» .
Ma il dato politico più rilevante del vertice di ieri sera è stato appunto quello sulla viabilità. L’Anas aveva chiesto, recentemente, di poter utilizzare i fondi della galleria Coltrondo, tra i 50 e i 60 milioni, per altri interventi analogamente urgenti, primo tra tutti la messa in sicurezza della galleria Comelico. Le risorse a disposizione, fatto salvo il consenso dei sindaci, sono di ben 70 milioni di euro.Bene, i sindaci hanno detto di sì, a patto che – è intervenuta Alessandra Buzzo, di Santo Stefano – il tunnel di Coltrondo non sia accantonato ma solo posticipato.
L’Anas sta per partire con la costruzione della nuova galleria paramassi a Laste, a pochi chilometri da Santo Stefano. Non si limiterà ad allungarla di 70 metri da un lato e di 30 dall’altro, ma addirittura di 150 metri.«L’Anas dovrà dirci», si è impuntata Buzzo, «se quest’opera sarà sufficiente a garantire, al momento, la sicurezza della nostra mobilità». E non solo l’Anas, ma anche la Regione Veneto e il Ministero delle Infrastrutture: ecco perché l’assessore Padrin è stato incaricato di organizzare un vertice tra tutti questi enti per definire le priorità e comunque garantire che, non appena possibile, sarà realizzato anche il traforo di Coltrondo.
«Qualora venga ratificata questa decisione», ha spiegato Padrin, « è ovvio che la Provincia si farà carico di vigilare affinché l’Anas possa portare avanti i cantieri contestualmente alla riqualificazione della 51 di Alemagna, per i Mondiali di Cortina, senza ulteriori ritardi per le comunità di Comelico e di Sappada. Vigilanza che, ha assicurato Padrin, resterà ferma anche sul traforo di Coltrondo.
Francesco Dal Mas