Treni a Primolano, si forma un comitato
Pubblicato on 17/Mar/2017 in Newsdal Corriere delle Alpi del 16 marzo 2017
Domani la riunione nella sede dell’Unione montana per gettare le basi e riprendere il progetto
Treni a Primolano, si forma un comitato
FELTRE Torna alla ribalta l’idea del collegamento ferroviario Feltre-Primolano, rispolverata un anno fa dal Movimento 5 Stelle che aveva tirato fuori dal cassetto il vecchio studio di fattibilità del 1999 commissionato dall’allora amministrazione Vaccari, e spinta adesso dall’Unione montana Feltrina, che si fa promotrice di un Comitato per la realizzazione dell’infrastruttura.
Per questo si svolgerà un incontro preliminare, domani alle 17, per delineare un percorso per il raggiungimento dell’obiettivo insieme alla Regione, alle Provincie di Trento, Belluno e Vicenza, i sindaci dei territori interessati (Arsiè, Bassano, Belluno, Borgo Valsugana, Cismon del Grappa, Enego, Feltre, Fonzaso, Seren e Valstagna), le Comunità di Primiero, Valsugana e Trentino, l’Unione montana Valbrenta, Confindustria Belluno, Trenitalia e Rfi (Rete ferroviaria italiana), che sono i soggetti invitati dall’Unione montana alla riunione.
Il primo a sostenere la progettualità del collegamento ferroviario Feltre-Primolano è il Movimento 5 Stelle, che proprio un anno fa l’aveva rilanciata con convinzione, incontrando i progettisti del vecchio piano e facendo approvare poi un ordine del giorno in consiglio comunale (approvato poi anche in Unione montana) per spingere su questa infrastruttura, sollecitando anche l’attivazione di un tavolo tra le due Regioni, Veneto e Trentino. Lo ricorda il consigliere grillino Riccardo Sartor, al quale «fa piacere che qualcosa finalmente si inizi a muovere a livello di istituzioni locali, dopo un anno dalla nostra azione, anche di sensibilizzazione alla cittadinanza attraverso serate pubbliche», dice. «L’auspicio è che si riparta dallo studio di fattibilità che c’è già, per rivedere con chi di competenza il tracciato che tecnicamente dovrebbe essere ancora fattibile, per poi capire costi effettivi dell’opera e possibilità di reperimento dei finanziamenti», commenta Sartor. «Non dobbiamo perdere questo treno, in tutti i sensi.
Se la cittadinanza e le istituzioni locali prendono veramente a cuore questo tema, coinvolgendo la Provincia di Trento che aveva tra l’altro già espresso forte interesse per lo sviluppo di questa tratta dalle molteplici potenzialità, qualche possibilità di realizzarla c’è». (sco)