Treno delle Dolomiti: da Venezia fino a Cortina in poco più di due ore
Pubblicato on 19/Lug/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 18 luglio 2017
La ferrovia della Val Boite sarà lunga 33 km, 48 quella che passa per Auronzo. Costi stimati da 710 a 745 milioni. Le fermate saranno cinque o sette
Da Venezia fino a Cortina in poco più di due ore
CALALZO Ci vogliono poco meno di tre ore per salire oggi da Venezia a Calalzo. Quando va bene e cioè non ci sono lunghe coincidenze da aspettare. «Bene, il Treno delle Dolomiti impegnerà dalle 2.05 alle 2.10 ore per arrivare dalla laguna fino a Cortina». Lo assicura Gianmichele Gambato, presidente di Sistemi Territoriali. «È evidente che per riuscire in questa straordinaria impresa bisognerà aspettare i nuovi treni e soprattutto razionalizzare i percorsi, con fermate soltanto nei centri principali».
È stato Gambato a illustrare ieri le caratteristiche, i benefici, le difficoltà realizzative dei due tracciati alternativi, uno attraverso la Val Boite, l’altro per la Val d’Ansiei. Caratteristiche a confronto. Il tracciato della Val Boite ha una lunghezza di 33 km, un tempo di percorrenza stimato in 33 minuti, cinque fermate (Valle, Vodo, Borca, San Vito e Cortina centro) e un investimento previsto di 710 milioni di euro (al netto di iva ed espropri).
Il percorso della Val d’Ansiei è lungo, invece, 48 km, e poco più di una quarantina saranno i minuti necessari per effettuarlo. Sette le fermate possibili: Domegge, Lozzo, Cima Gogna, Auronzo, Tre Cime, San Marco, Cortina.
L’investimento previsto è di 745 milioni. Il percorso in Val Boite. L’ipotesi progettuale della Val Boite prevede la partenza da Calalzo di Cadore verso il versante di Domegge e subito il rientro verso l’ingresso della Val d’Oten con la galleria di Calalzo lunga 1.630 metri. Il treno non attraverserà, pertanto, Pieve di Cadore, ma sbucherà a valle attraverso un’ulteriore galleria, quella di Pieve, 4.938 metri.
La stazione si troverà a valle del paese. Il tracciato ferroviario ritornerà a nord superando Valle con un viadotto di 700 metri. E attraverso la galleria di Col Mao di 6.530 metri raggiungerà Vodo di Cadore (nessuna fermata a Venas). Da Vodo il treno punta a Borca di Cadore, sale quindi a San Vito, lungo la galleria del monte Antelao di 4.755 metri. Da San Vito il tracciato si fionda verso Cortina, spostandosi dall’altra parte della montagna, evitando quindi le frane di Acquabona. Ecco perché subito dopo San Vito c’è un viadotto di 900 metri.
A Cortina sono previste stazioni a sud della città, al centro e a nord, con la circumnavigazione del paesettà verso i piedi della Tofana. Anche in questo caso è prevista una galleria, a conclusione del tracciato di 2,1 km.Il percorso in Val d’Ansiei.
L’altra direzione di marcia prevede che il treno punti diritto verso Vallesella (con un viadotto, in questo caso, di 1,6 km) e con stazione a Domegge, sul versante sud del paese. Il tracciato prosegue con la galleria di Colle Medal di 840 metri. Altra galleria prima della stazione di Lozzo di Cadore e un’altra ancora, successivamente, di 1,2 km, nei pressi del santuario di Loreto.
l treno punterà dritto, a questo punto, verso località Cima Gogna, dove ci sarà la stazione di raccolta soprattutto dei comelicesi. Quindi Auronzo. La stazione, poco a nord del paese, si materializzerà dopo che il treno sarà uscito dalla galleria di Santa Caterina lunga 3,3 km.
Subito dopo la stazione di Auronzo, altra galleria di 1,2 km. La ferrovia proseguirà per la Val Marzon, dove farà tappa presso la stazione Tre Cime di Lavaredo. Si viaggerà allo scoperto e si proseguirà, sempre in mezzo a una florida vegetazione, fino alla stazione di San Marco, dove la via ferrata arriverà percorrendo un viadotto di 600 metri. Da San Marco il treno non impatterà la splendida foresta di Somadida, tra le più protette d’Italia dai Forestali, ma attraverserà la montagna con la galleria Marcuoira, lunga ben 8,64 km.
Sbucherà nell’ampezzano dove, prima della stazione di Cortina nord, affronterà l’ultima galleria di 5,2 km. Le stazioni principali saranno a tre binari. Le stime. Il più panoramico dei due tracciati è, pertanto, quello della Val d’Ansiei. Le stime dei progettisti per la Val Boite parlano di 130 mila pendolari l’anno, di 50 mila studenti, di 341 mila turisti, complessivamente di 521 mila passeggeri.
Per la Val d’Ansiei il trasporto complessivo sarebbe di 587 mila persone l’anno, di cui 171 mila pendolari, 51 mila studenti, 365 mila turisti. (f.d.m.)