Treno delle Dolomiti «Nel piano provinciale è previsto il passaggio in Val Boite»

Dal Corriere delle Alpi del 10 agosto 2017

Treno delle dolomiti «Nel piano provinciale è previsto il passaggio in Val Boite»

VALLE DEL BOITE Treno delle Dolomiti: che sia la Provincia a tirare le fila della questione. È questa la proposta che arriva dai sindaci della Valle del Boite. I primi cittadini si sono riuniti per verificare la documentazione che la Regione Veneto ha consegnato loro la scorsa settimana.

Sul tavolo due ipotesi: il tracciato ferroviario della Val Boite che ha una lunghezza di 33 km, un tempo di percorrenza stimato in 40 minuti, 5 fermate (Valle – Vodo – Borca – San Vito – Cortina) e un investimento previsto di 710 milioni di euro (al netto di Iva ed espropri).

Il percorso della Val d’Ansiei che è lungo invece 48 km, serviranno 58 minuti per effettuarlo, avrà 7 fermate (Domegge – Lozzo – Cima Gogna – Auronzo – Tre Cime – San Marco – Cortina), per un investimento di 745 milioni. «Abbiamo analizzato i documenti», spiega Domenico Belfi, presidente dell’Unione montana valle del Boite, «ma non abbiamo preso una decisione in quanto abbiamo visto che il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), approvato nel 2010, prevede il treno e prevede che passi in valle del Boite.

Considerato il fatto che noi crediamo nell’autorevolezza dell’Ente Provincia, e che sulla base del Ptcp i Comuni hanno pii redatto i vari Piani di assetto del territorio (Pat), ci chiediamo se il Ptcp è vincolante anche sul treno come lo è sulle altre pianificazioni urbanistiche o può essere disatteso».

Questo quesito i sindaci della valle del Boite lo faranno il 17 agosto in Magnifica, dove il presidente Renzo Bortolot ha convocato tutti primi cittadini interessati al treno. «La Provincia secondo noi deve sedersi attorno al tavolo di decisione», chiosa Belfi, «e spiegare se il Ptcp può essere disatteso o meno. È una questione fondamentale». (a. s.)