Treno Dolomiti, «la terza via è un compromesso al ribasso». Scettico il vicesindaco Fiori

Dal Corriere delle Alpi del 24 settembre 2017

San Vito: scettico il vicesindaco Fiori. Treno Dolomiti, «la terza via è un compromesso al ribasso»

VALLE DEL BOITE «La terza soluzione per il treno è un compromesso al ribasso che non mi soddisfa». A denti stretti lo dichiara Andrea Fiori, vice sindaco di San Vito, che fin da subito si era detto favorevole alla soluzione proposta dalla Regione che vedrebbe il treno da Calalzo salire a Cortina attraverso la valle del Boite. Il tracciato meno costoso, più breve in termini di chilometri e di tempi di percorrenza.

Oggi alcuni sindaci stanno appoggiando una terza via alternativa. La Regione aveva presentato due soluzioni: il tracciato della Valboite, che ha una lunghezza di 33 km, un tempo di percorrenza stimato in 40 minuti, 5 fermate (Valle – Vodo – Borca – San Vito – Cortina) e un investimento previsto di 710 milioni (al netto di Iva ed espropri).Il percorso della Val d’Ansiei, lungo invece 48 km, si percorrerebbe in 58 minuti, avrebbe 7 fermate (Domegge – Lozzo – Cima Gogna – Auronzo – Tre Cime – San Marco – Cortina), per un investimento di 745 milioni. L’alternativa sulla quale Renzo Bortolot, presidente della Magnifica, sta cercando di raccogliere le firme dei sindaci di valle del Boite, val d’Asiei e Centro Cadore, prevede invece, per un costo di 835 milioni, che il treno parta da Calalzo, arrivi ad Auronzo toccando Domegge, Lozzo, Cima Gogna, Auronzo, Val Marzon (3 Cime) e Palus San Marco. Da qui dovrebbe collegarsi a San Vito con un tratto in galleria tra Sorapis e Marmarole e da San Vito arriverebbe quindi a Cortina. I sindaci di Cortina e Valle si sono detti contrari a questa ipotesi e favorevoli al treno attraverso la valle del Boite.

«Un’opera si progetta pensando ai costi e alla funzionalità», sottolinea Fiori, «e non cercando un compromessi fra sindaci». Non vuole fare polemica il vice sindaco sanvitese, anche perché il sindaco Franco De Bon è invece soddisfatto dell’alternativa proposta in Magnifica, ma non nasconde le sue perplessità. I cittadini si dividono per lo più fra le due soluzioni proposte dalla Regione. La terza soluzione trova pochi consensi nelle vie dei paesi e sui social, ai più sembra troppo costosa e pericolosa. La galleria fra Sorapis e Marmarole, in luogo franoso, preoccupa. Si teme poi che il numero dei viaggiatori sia troppo esiguo perché i tempi di percorrenza da Calalzo attraverso Auronzo per San Vito e Cortina sarebbero troppo superiori alla corriera e ancora di più o all’auto; e quindi i costi di gestione sarebbero esosi. La decisione ultima spetterà alla Regione, che entro l’autunno sceglierà quale tracciato portare avanti. (a. s.)