Un limite al consumo del suolo

Dal Corriere delle Alpi del 25 luglio 2017

Sedico. La Regione ha spiegato i prossimi adempimenti a carico dei Comuni

Un limite al consumo del suolo

SEDICO Arrivare ad un consumo di suolo non ancora urbanizzato uguale a zero entro il 2050. La regione Veneto ha scelto Villa Patt, a Sedico, per presentare in provincia di Belluno la nuova legge regionale sul contenimento del consumo di suolo. La legge è entrata in vigore il 24 giugno ed è stata trasmessa ai comuni che, ora, hanno il compito di compilare e inviare le schede dati relative ai loro territori per consentire alla giunta regionale di stabilire, entro sei mesi, la quantità massima di consumo di suolo ammesso per ciascun territorio.

Pietro Ossi, segretario della provincia di Belluno, ha fatto gli onori di casa precisando che: «Molti comuni hanno ritenuto di non fare il Pat per ragioni note agli addetti ai lavori, per tutti i vincoli che ci sono in questo territorio».L’assessore regionale al territorio, Cristiano Corazzari, invece, è entrato nel merito della nuova legge. «Con questa norma – ha spiegato – si promuove di fatto un processo di revisione sostanziale della disciplina urbanistica, la quale deve oggi essere ispirata a una nuova coscienza delle risorse territoriali ed ambientali, puntando soprattutto a ridurre progressivamente il consumo di suolo non ancora urbanizzato, in coerenza con l’obiettivo europeo di azzerarlo entro il 2050». Corazzari ha poi spiegato che: «Nelle province di Belluno e di Rovigo si è edificato meno nel corso dei decenni ma la nostra regione è la seconda in Italia per suolo consumato con situazioni di degrado, inutilizzo o sottoutilizzo».«In Veneto – ha spiegato il direttore dell’unità organizzativa urbanistica del Veneto, Maurizio De Gennaro – ogni territorio ha le proprie peculiarità e le proprie caratteristiche». «Di fondamentale importanza – ha sottolineato il direttore dell’unità organizzativa sistema informativo tutela e sviluppo territorio, Massimo Foccardi – è la collaborazione dei comuni nel fornire dati ricognitivi e territoriali. La giunta regionale si occuperà poi di attuare le misure che dovranno essere assunte nei prossimi anni per contenere il consumo del suolo».

Con la delibera della giunta ad ogni territorio verranno assegnate le quantità di superficie di suolo consumabili. «Non è – ha precisato ancora l’assessore Corazzari – una legge tesa a bloccare investimenti o pianificazioni, bensì a dare uno stimolo ad un cambio di mentalità. Vogliamo cucire per ogni territorio il vestito su misura. Un territorio montano con aree votate al turismo e al settore primario avrà esigenze che dovranno essere tenute in considerazione diverse da altre». Le conclusioni sono state affidate al relatore della legge regionale, Francesco Calzavara, che ha parlato, tra le altre cose, di un piano casa in cui aumentare: «I premi per le demolizioni» ed ha sottolineato l’importanza di un «piano territoriale di coordinamento che va ripensato e che sia coerente con la bellezza del territorio veneto». (n.p.)