Valle del Boite: «Via i Tir dalla statale: noi raccogliemmo firme ora serve una delibera»
Pubblicato on 20/Ago/2017 in NewsDal Gazzettino del 19 Agosto 2017
«Via i Tir dalla statale: noi raccogliemmo firme ora serve una delibera»
CORTINA – Nel prossimo consiglio comunale di Cortina si dovrebbe inserire all’ordine del giorno una delibera per richiedere a prefettura e ministero dei Trasporti di limitare il transito dei mezzi pesanti lungo la statale 51 di Alemagna. A proporlo è Michele Masini, già consigliere comunale della Lega Nord.
«Nel 2004 assieme all’allora senatore Gianvittore Vaccari e all’assessore regionale Franco Manzato raccogliemmo oltre 1.500 firme di cittadini tra San Vito, Tai di Cadore e Cortina, poi le portammo al prefetto Cernetig. Oggi a fare un passo istituzionale dovrebbe essere il Comune».
Perché questa avversione per il traffico pesante?
«Ma perché uccide le nostre valli e lo fa inutilmente, senza lasciare vantaggio alcuno. Tutti i mezzi più pesanti dirigono verso l’autostrada del Brennero, a Bressanone: uno snodo che potrebbero raggiungere in altro modo. Non possono continuare a passare qui. Altri comuni hanno adottato delibere analoghe, sul Lago di Garda, in Piemonte, in Toscana. Vanno tolti anche dalle nostre Dolomiti, patrimonio dell’umanità per l’Unesco».
Fra le conseguenze negative, elencate da Masini, ci sono i pericoli per gli altri utenti della strada; il deterioramento della statale, evidenti in molti punti; i danni al turismo. Contesta inoltre la volontà dell’attuale amministrazione, che intende spostare il traffico pesante, da un punto all’altro della valle, senza però eliminarlo: «Sono scelte dannosissime, autodistruttive, che porteranno un aumento del traffico pesante, a ridosso di edifici e luoghi di pregio, come il centro congressi Alexander Girardi».
Fra le soluzioni necessarie alla viabilità cittadina, Masini indica la priorità dei parcheggi, nella zona a sud del centro, sotto il tennis Apollonio, dove creare un impianto di risalita per tutto il comprensorio della Tofana. E chiede chiarezza: «E’ necessario che i progetti vengano esposti ai cittadini, anziché nascosti, e che si ragioni con raziocinio sulle scelte, senza la foga di fare transitare ovunque gli autotreni». (mdib)