Variante all’Alemagna. “A Cortina una scelta incomprensibile”
Pubblicato on 13/Set/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 12 settembre 2017
Variante all’Alemagna. A Cortina una scelta incomprensibile
San Vito di Cadore Il 30 agosto, all’Alexander Girardi Hall, assieme alla sua giunta, il sindaco Ghedina ha presentato agli abitanti di Cortina il progetto, redatto dall’Anas, sulla variante alla SS 51 in vista dei Mondiali di sci del 2021. Ho voluto partecipare a quell’iniziativa perché sono nato a Cortina, perché oggettivamente il problema traffico / parcheggi è reale, perché abito in una zona che è interessata dalla variante in questione e perché il come si pensa di realizzarla è forse il problema principale. Preso atto che il suo esecutivo ha scartato il terzo lotto che interesserebbe la zona nord di Cortina per questione di costi e di non condivisione del tracciato prenderò in considerazione solo il primo e secondo lotto. Premetto alcune cose.1) Il Comune ha reso consultabili i progetti ma ha negato la possibilità di fornire una copia, file o cartacea, indicando l’assessore regionale De Berti come soggetto a cui rivolgersi. 2) Quest’ultimo, nonostante le numerose rassicurazioni, ha impiegato 19 giorni per negarmi quanto promesso, e formalmente richiesto, indicando nell’Anas il soggetto competente. Anas che sta tuttora tergiversando ben sapendo che la conferenza dei servizi si riunirà a breve.3) Il percorso a ostacoli sopra citato mette in evidenza che le osservazioni serie e motivate, che non possono nascere da una giocoforza fugace visione dei progetti in una stanza comunale, non sono gradite: non si sa mai che ne possano nascere ostacoli veri o presunti. Ciò nonostante mi sento di fare alcune osservazioni: 1) La variante di Zuel senza dubbio è la più condivisibile perché mette in sicurezza un tratto di strada che ha visto numerosi incidenti, alcuni dei quali mortali, migliora in modo sostanziale l’accessibilità ai campeggi di Campo e la vivibilità dei residenti nel sestiere di Zuel e, non ultimo, ha un minimo impatto ambientale.2) Considerato che il sindaco è responsabile della salute dei cittadini, trovo incomprensibile la scelta della sua amministrazione di puntare sul secondo lotto dopo aver pubblicamente dichiarato la pericolosità dell’attraversamento di Zuel. Dovremmo uscire dall’italica abitudine di confidare nella buona stella (nella fattispecie che non avvengano incidenti gravi in quel tratto di strada) e fare finalmente prevenzione anche perché, nel momento stesso in cui ciò dovesse accadere, almeno la responsabilità morale sarebbe solo sua. Per quanto riguarda il secondo lotto non mi sembra siano state tenute in adeguata considerazione 1) La frana in corrispondenza della ex falegnameria Majoni che nel tempo ha reso necessario numerosi e significativi interventi (palificazioni, drenaggi..)2) Le due sorgenti attive in corrispondenza del condominio “Radiosa” in via delle Guide Alpine 82 e della adiacente “Casa dei Maestri”. Quest’ultima ha necessitato l’intervento di un ing. strutturalista per la comparsa di importanti crepe sul versante Boite.
La premessa dell’ing. Benedetto Gaffarini, che il tema del dissesto idrogeologico non sarebbe stato affrontato in quella riunione, è condivisibile solo se riferita alla frana di Acquabona, di Rio Gere e di Larieto tanto per citare alcune. Ma a fronte dei dubbi, che ho pubblicamente espresso, sulla fragilità idrogeologica del secondo lotto, nulla è stato detto, pur sapendo che costruire su terreni instabili è pericoloso per il nuovo manufatto, per quelli vicini oltre che far lievitare i costi in modo difficilmente prevedibile.Le affermazioni che l’amministrazione era orientata a puntare sul secondo lotto, perché economicamente più oneroso della variante di Zuel e perché realizzando solo la parte centrale del progetto poi qualcuno a Roma avrebbe provveduto a finanziare le altre due, oltre che lasciarmi senza parole mi hanno fatto venire in mente alcune inchieste di Report in cui si vedono opere incomplete, e per questo inutili, fatte solo perché il politico di turno aveva trovato una parte della copertura finanziaria.
L’ultima considerazione: nell’assemblea del 30 agosto si è chiaramente percepito che il sindaco e la sua amministrazione avevano già deciso a prescindere da quello che avrebbero detto gli abitanti di Cortina. Non mi sembra un buon metodo per un’amministrazione insediata da pochi mesi perché se il buon giorno si vede dal mattino…Stefano PustettoConsigliere regionaleFriuli
Venezia Giuliacaccia