Variante di Tai: le Regole annunciano ricorso, Confindustria insiste
Pubblicato on 3/Set/2017 in NewsDal Gazzetino del 2 settebre 2017
Variante di Tai: Confindustria insiste
«L’impatto dei mondiali di sci 2021 sulla nostra provincia sarà straordinario come eccezionali sono gli investimenti che da più parti sono stati riservati ad una montagna per troppo tempo dimenticata.Tutti hanno diritto di esprimere la propria opinione senza, però, avanzare minacce o imposizioni»: così il presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Luca Barbini sui possibili ricorsi annunciati dalle Regole contro la variante di Tai.Ancora Barbini: «Confindustria non si permette di dire cosa fare o come farlo, quello che continuiamo a sottolineare è che dobbiamo fare, nel migliore dei modi, nel rispetto dei diritti di tutti, ma senza diventarne ostaggio».
Cortina 2021 crea nuove opportunità per una nuova visione di sviluppo della montagna a cui «anche le Regole e soprattutto le Regole, anche per la loro storia centenaria, devono contribuire in modo positivo e propositivo». Barbini auspica con le Regole dialogo e confronto, «non devono portare ad esercitare potere di veto, ad alimentare polemiche e posizioni pretestuose e, soprattutto, a pregiudicare la realizzazione di opere strategiche per lo sviluppo della montagna», conclude il presidente di Confindustria.
«Per Tai questa variante è l’ultima occasione, sarebbe un grande peccato perderla. Spero si trovino le soluzioni, che Anas valuti le richieste del territorio e si confronti con i cittadini. La nostra amministrazione è stata favorevole alla variante per come ci è stata descritta, ma abbiamo chiesto delle migliorie e degli interventi precisi»: Maria Antonia Ciotti smessi a giugno i panni di sindaca guarda con preoccupazione la posizione di rifiuto dell’opera da parte della Regola di Tai e Vissà pur comprendendo i dubbi e le perplessità sull’utilizzo di quel piazzale come cantiere e deposito materiale.
Anzi solleva lei stessa degli interrogativi sull’utilizzo di quell’area che deve restare così com’è, aperta a garanzia della sicurezza dello stadio del ghiaccio: «Quello spazio deve restare libero, diversamente fermeranno le attività», assicura la Ciotti.
Giuditta Bolzonello