Variante Tai, il comitato non è soddisfatto delle risposte dell’Anas

Dal Corriere delle Alpi del 18 ottobre 2017

Il Comitato per la variante di Tai ne ha conosciuto il contenuto dal commissario De Rogatis
«Non soddisfatti dalle risposte dell’Anas»

PIEVE DI CADORE«Dopo l’incontro di ieri con il commissario prefettizio del Comune di Pieve, Carlo De Rogatis, il Comitato per la variante di Tai è soddisfatto per la disponibilità e la puntuale informativa da parte del commissario stesso, ma non certo per le risposte avute dall’Anas».

Lo afferma Andrea Gracis, portavoce del Comitato stesso. «Per questo motivo», aggiunge Gracis, «il gruppo si è già messo al lavoro per organizzare un incontro-confronto con i politici bellunesi in vista della conferenza dei servizi sulla variante, in programma per il 27 novembre». L’incontro tra De Rogatis e i rappresentanti del Comitato era stato programmato per fare il punto sul parere espresso dall’Anas in merito alle ultime proposte presentate a Venezia. «L’Anas», prosegue Gracis, «conviene con il Comitato sulla necessità di eliminare la fatiscente ex colonia di Montagnana posta all’entrata di Tai per chi arriva da Cortina. Per il momento l’unico ostacolo, per quanto non di poco conto, è rappresentato dall’esosità del risarcimento richiesto dal Comune di Montagnana, proprietario dell’immobile.

Anche per quanto riguarda la galleria che Anas vuole costruire giusto a metà del tunnel-variante per dare vita ad un terzo cantiere che consentirebbe di accelerare i tempi di costruzione, sono state recepite almeno in parte le preoccupazioni del Comitato. La galleria, infatti, non uscirebbe più sul piazzale nei pressi del palaghiaccio, compromettendo l’attività sociale e ricreativa che solitamente si svolge in quella zona, bensì più a nord; e, una volta conclusi i lavori della variante, la galleria verrebbe anche chiusa.

Restano tuttavia le perplessità in merito ai costi che necessariamente dovranno essere analizzati per capire se possono essere giustificati da una riduzioni dei tempi di realizzo dell’opera. Sarebbe stata recepita anche la proposta di non realizzare la nuova strada ipotizzata, che sarebbe stata a disposizione del terzo cantiere per lo smaltimento del materiale di scavo».Fino a questo punto l’impegno del Comitato sarebbe stato premiato e i risultati sarebbero in linea con le intenzioni di salvaguardare l’ambiente e valorizzare il centro abitato.

«C’è un altro punto che Anas sembra non intenda prendere in considerazione: il percorso alternativo dell’intero tunnel suggerito dal Comitato che, senza allungare il tracciato della galleria della variante, avrebbe scongiurando ogni possibile contenzioso. Il gruppo di studio della variante aveva infatti suggerito lo spostamento dell’ingresso del tunnel per evitare espropri. Anche su questo punto sembra però che l’Anas non intenda demordere. Non è ancora detta comunque l’ultima parola», conclude Gracis, «questo perché, nella nota allegata alla proposta del Comitato, è indicato chiaramente che la soluzione proposta consentirebbe all’Anas di tutelare di più il paesaggio e soprattutto di non avere aumento di costi».

Vittore Doro