Variante Tai, sette idee per migliorarla

Dal Corriere delle Alpi del 08 settembre 2017

Il comitato le ha presentate a Comune e Anas: ex colonia di Montagnana, ciclabile e stadio del ghiaccio i nodi più critici
Variante Tai, sette idee per migliorarla

PIEVE DI CADORE  Sono sette le proposte di modifica del progetto per la nuova Statale di Alemagna che il comitato per la variante di Tai ha presentato ieri all’Anas e al Comune di Pieve. Riguardano, tra l’altro, l’area della ex colonia di Montagnana e la ciclabile “Lunga via delle Dolomiti”.

Un’altra è invece relativa al piazzale ex stadio del ghiaccio, dove dovrebbe nascere il cantiere propedeutico alla costruzione della galleria, e fa riferimento ad una presunta criticità della via di fuga dentro la galleria che avrebbe lo sbocco nelle vicinanze dello stadio polivalente.

Il comitato chiede perciò l’eliminazione della via di fuga a metà tunnel. Le ultime osservazioni sono in merito alla presenza, sopra al tracciato del tunnel, di costruzioni, anche storiche, che si troverebbero troppo vicine alla zona di scavo (avendo una copertura di soli 20 metri) e alle modalità d’inserimento del traffico diretto a sud (e proveniente dalla rotatoria lato Belluno) sulla Statale di Alemagna.«In questo caso», spiega Andrea Gracis, portavoce del comitato, «chiediamo lo spostamento dell’ingresso del tunnel dal lato destro del bar Ragno al lato sinistro, spostando verso Belluno anche la rotonda».

Infine c’è un capitolo dedicato alla progettazione di opere di compensazione dei “danni” causati dalla nuova arteria.

«Per quanto riguarda l’area della ex colonia di Montagnana», afferma ancora Gracis, «il comitato fa presente che, contrariamente a quanto era stato promesso in precedenza, dal progetto risulta che il vecchio e cadente edificio che doveva essere abbattuto per fare spazio all’area del cantiere ovest rimarrà invece in piedi, avendo l’Anas previsto l’esproprio della sola area verde di proprietà del Comune di Montagnana, condannando alla vista di un rudere cadente tutti gli automobilisti che arrivano dalla Valle del Boite.

Sarebbe un’immagine di degrado non accettabile per un comune turistico come quello di Pieve». Inoltre, secondo il documento, così com’è stata progettata, la rotonda collegata con l’area della ex colonia presenterebbe delle criticità per l’inserimento del traffico dalla galleria e il suo smistamento sia verso l’innesto sull’Alemagna in direzione Cortina e sia verso la località Madoneta, dove tra l’altro esiste anche il problema dello scavalcamento della Statale da parte dei ciclisti che percorrono la ciclabile.

«Sempre per la rotatoria ovest», aggiunge Gracis, «è necessario far presente che la zona dove dovrebbe essere realizzata è da sempre paludosa e quindi si renderebbero necessari importanti lavori di consolidamento del terreno; lavori molto meno importanti se, una volta demolita la ex colonia, la rotonda venisse realizzata sulle sue fondamenta che non presentano problemi».

Mentre la lettera per l’Anas è stata inviata via posta certificata, quella per il Comune di Pieve è stata consegnata direttamente al commissario De Rugatis, che nell’occasione ha accettato di ricevere i membri del comitato di Tai, accompagnati dall’onorevole Federico D’Incà. De Rugatis, dopo aver ascoltato con molta attenzione le motivazioni alla base delle osservazioni presentate, ha promesso il suo sostegno in tutte le occasioni che si renderanno necessarie.

Dall’incontro è anche emerso che la conferenza di servizi che era in calendario per il 20 settembre, al fine di poter esaminare tutte le osservazioni ricevute è stata spostata a data da destinarsi.

Vittore Doro