Veneto Strade. A rischio la nuova società Regione – Anas

Dal Corriere delle Alpi del 03 novembre 2017

La nuova perizia commissionata dalle Province arriverà solo lunedì prossimo. «A rimetterci è soprattutto Belluno»
L’assessore De Berti: «Il nostro progetto rischia di saltare»

BELLUNO  Slitta a lunedì prossimo la consegna della nuova perizia commissionata dalle Province sul valore delle quote di Veneto Strade. La valutazione, che era attesa per lunedì scorso, sarà pronta soltanto fra quattro giorni, mettendo a rischio realmente la possibilità per la Regione di realizzare la nuova società con Anas. E infatti l’assessore De Berti avvisa: «Non so se si potranno recuperare le trattative avviate con Anas, ferme già da un mese e mezzo, in attesa di questa controperizia che per la Regione non ha alcun valore. Ora ci vorrebbe un miracolo».A dare notizia di questa proroga è lo stesso presidente di Palazzo Piloni, Roberto Padrin che alza le mani. «Apprendiamo anche noi di questo slittamento della consegna della perizia economica», precisa, consapevole che ormai il tempo stringe.A questo punto è necessario accelerare i ritmi. «Ne parlerò domani (oggi per chi legge, ndr) con gli altri amministratori provinciali a Venezia, a margine dell’incontro previsto sul referendum».

Ma la cosa non tranquillizza l’assessore veneto che attacca: «Stiamo sollecitando da giorni la perizia, ma nessuna Provincia risponde, per cui non sappiamo niente, anzi apprendiamo dalla stampa che tutto è slittato a lunedì. Questo però non aiuta il nostro progetto. Progetto che avrebbe potuto già essere a buon punto se gli enti provinciali non avessero chiesto un’altra perizia che, per quanto ci riguarda, non ha alcun valore: come Regione questa nuova valutazione non ci interessa, perché per noi è la perizia di Praxi, commissionata da tutti i soci di Veneto Strade, l’unica valida».De Berti aggiunge: «Abbiamo davanti solo 15 giorni per avviare tutta la procedura per la nuova società, tra cui riprendere le trattative con l’Agenzia nazionale delle strade. E non so se saremo in grado di portare a casa quanto volevamo».Verso la fine di novembre, infatti, il Governo darà il via libera alla riclassificazione delle strade, riclassificazione che «avevamo chiesto di sospendere in attesa di concludere la nostra operazione. Solo un miracolo, oggi come oggi, potrà salvare la situazione che si è creata».

Ma l’assessore si dice alla fine serena. «Comunque andrà, io sono serena perché avevo proposto una soluzione definitiva alla questione Veneto Strade che dava sicurezza non solo ai lavoratori ma anche alla manutenzione delle strade, ma il tutto è stato bloccato e potrebbe saltare a causa all’azione ostruzionistica delle Province. Tra cui quella di Belluno di cui continuo a non capire la posizione, visto che questo atteggiamento a sostegno degli altri enti provinciali rischia di ritorcesi contro ai bellunesi. Ad oggi Padova e Venezia, che pare vogliano rimanere dentro la società, non hanno nemmeno un chilometro di strada o un dipendente in gestione a Veneto Strade. In tutta questa vicenda, in fondo, è proprio la realtà bellunese ad avere bisogno che il nostro piano vada in porto, considerando la quota economica che sarebbe costretta a pagare se non passa l’operazione. Infatti, invece dei 9 milioni di euro attuali, dovrebbe metterne 15».

Paola Dall’Anese