Veneto Strade. La Provincia impugna la sentenza
Pubblicato on 12/Ago/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi dell’11 agosto 2017
“Deve essere il Tar a seguire la causa con Veneto strade e non il giudice ordinario»
La Provincia impugna la sentenza
BELLUNO Palazzo Piloni impugna la sentenza del tribunale di Belluno in merito alla causa intentata da Veneto strade per ottenere il pagamento dei 25 milioni di euro per le prestazioni erogate negli ultimi anni nel Bellunese. La questione risale a qualche mese fa. Quando Veneto strade ha aperto la causa contro la Provincia presso il giudice civile di Belluno, Palazzo Piloni, tramite l’allora presidente Daniela Larese Filon, aveva deciso di costituirsi in giudizio chiedendo, in via preliminare, l’autorizzazione alla chiamata in causa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del ministero dell’Economia, dell’Interno, delle Infrastrutture, nonché della Regione Veneto, in quanto, a suo dire, non avevano provveduto a trasferire le risorse necessarie per poter pagare il gestore stradale.
Inoltre, la Provincia aveva deciso di sollevare un’altra eccezione, quella relativa al difetto di giurisdizione del giudice ordinario a favore di quello amministrativo. In poche parole, Palazzo Piloni ha evidenziato che a dirimere la questione non dovesse essere il giudice civile ma il tribunale amministrativo regionale.
A giugno, il giudice ordinario di Belluno ha rigettato l’eccezione preliminare di difetto di giurisdizione, dichiarando che la competenza del giudizio è del giudice ordinario civile, ma riconoscendo l’incompetenza del tribunale di Belluno e rinviando a quello di Venezia; al tempo stesso, ha stabilito in tre mesi il termine per la riassunzione della causa in quella sede.
Anche l’attuale presidente Serenella Bogana ha deciso di impugnare la decisione del tribunale di Belluno, laddove assegna la competenza al giudice ordinario.«Chiediamo che questa causa sia trattata dal Tar, in quanto si tratta di questioni prettamente amministrative», dice. A seguire il caso, quindi, è stato dato mandato al legale interno a palazzo Piloni, l’avvocato Emma Pierobon, che sarà affiancata dal professor Leonardo Zanetti del foro di Bologna e da Sebastiano Tonon del foro di Venezia.